(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Vicenza, 24 novembre 1587. » pp. 308-309
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Vicenza, 24 novembre 1587. » pp. 308-309

Battista da Treviso (degli Amorevoli), recitava le parti di donna sotto nome di Franceschina.

Nella Biblioteca Ambrosiana di Milano – Cod. B. g. inf. – tra le lettere autografe di Iacopo Corbinelli a Gio. Vincenzo Pinelli esiste la seguente del 1° maggio 1579 (carte 221ª) gentilmente comunicatami dal Prof. Pio Raina.

Hoggi ho consegnato alla Fran ceschina comico (alias Batista Amorevoli, il quale e tutto cosa mia, et e buona persona et desidero che gli facciate per amor mio buona cera) un pacchetto, dove è 3 libri di quei mia, del quale V. S. hebbe il primo tomo : ce ne resta 2 altri.

E in altra lettera del 10 maggio, stesso anno (carte 224ª), dice : La Franceschina partì X dì sono.

Il Corbinelli era a Parigi, e il Pinelli a Padova. Con qual Compagnia era dunque l’Amorevoli ? Non ne sappiamo nulla. Era co’primi Gelosi, che furono in Francia nel 1577, e in quell’anno istesso preser congedo dalla Corte, non so bene se per tornare in Italia o recarsi in Inghilterra ? Co’ secondi Gelosi no certo : chè non si recarono in Francia fuorchè nel ’99…. e nel ’79 eran molto probabilmente a Firenze, dove Isabella Andreini diede alla luce il figlio Giambattista. E poi : di questi non facea parte come Franceschina la famosa Silvia Roncagli ? Forse, abbandonò quei primi Gelosi per recarsi alla Corte del Re di Navarra a Nerac in quella Compagnia raccogliticcia di comici italiani, de’quali fu capo nel ’78 e ’79 un Massimiano Milanino ? Il non esser egli nominato ne’varj ordini di pagamento insieme agli altri comici, non mi par cosa di gran rilievo ; poichè, come accenna il Baschet, molti di quei quaderni contenenti le spese straordinarie furon distrutti. Noi camminiamo, come ognun può vedere, nella via delle ipotesi, ed è peccato davvero che nè dall’opera dello Scala, il capo de’Gelosi, nè dall’epistolario del Martinelli, il Drusiano, conduttore di comici italiani a Londra nel ’78, e citato da A. Mézières (Prédécesseurs et Contemporains de Shakespeare. Paris, Charpentier, 1863) sugli studi di Poyne Collier, si possa rilevar nulla di chiaro e di preciso intorno alla Compagnia de’ Gelosi che fu in Francia nel ’77.

Battista da Treviso lasciò dunque la Francia il 10 maggio del ’79 per recarsi in Italia e precisamente a Padova. Lo troviamo il 1584 nella Compagnia degli Uniti, come si rileva dalla seguente lettera da Ferrara al Principe Vincenzo in data del 3 aprile, sottoscritta da tutti i Comici Pedrolino, Magnifico, Gratiano, Lutio, Capitan Cardone, Flaminio, Batt.ª da Treviso Franceschina, Giulia Brolo, Isabella, Gio. Donato, Grillo, e che riporto dal D’Ancona (op. cit., II, 486) :

Havendo noi Comici Uniti, umilissimi servi di V. A. S., di nuovo tornata insieme la Compagnia di Pedrolino, come già era, et anco migliorata di personaggi famosi nell’arte comica, et desiderando noi venire a recitare a Mantova con buona gratia di V. A. S., humilmente la preghiamo et supplichiamo concederne licenza si che possiamo venire, chè subito saremo prontissimi. Noi sariamo venuti confidandosi nella bontà di V. A. S., ma perchè il Sig.r Filippo Angeloni (V.) fa ogni opera acciò che noi non ci venghiamo, habbiamo prima voluto farne consapevole V. A. S., affine che la si degni trattarne con l’A. S.ma del S.r Duca suo padre, et far si che possiamo venir liberamente a servirla.

A questa degli Uniti seguì, ventiquattr’ ore dopo, una lettera di calda raccomandazione di Margherita Gonzaga, duchessa di Ferrara, sorella del Principe.

Nel 1587 pare che Messer Battista si fosse fatto capocomico, come può rilevarsi da quest’altra lettera, tolta pure dal D’Ancona (II, 492), dalla quale anche si apprende come egli fosse già da tempo in que’ rapporti relativamente intimi che solean correre fra S. A. S. e i comici di maggior grido : rapporti che confermerebbero le parole del Corbinelli : è buona persona et desidero che gli facciate per amor mio buona cera.

Siccome gli infiniti favori et gratie che mi ha sempre fatto V. A. Ser.ma mi levano la speranza di poterle far servitii che da quelle me disobleghe, così la grandezza dell’animo suo pronto sempre a compiacere i suoi servitori, me dà ardire di supplicarla di una gratia ; il che tanto più volentieri mi movo a fare, quanto che questo mi porgerà occasione di poterla di novo servire. La supplico adunque con ogni humiltà e col maggior affetto ch’ io posso, che per sua benignità si degni concedermi licenza di poter venire a Mantova con una compagnia di Comici a recitar comedie, assicurandola che la Compagnia è tale, che merita esser favorita da V. A. Ser. di questa gratia, et perchè son certo che secondo la sua solita benignità è per concedermi questa licenza, non glie ne farò maggior istantia, ma supplicandola a tenermi per quel vero servitore che sempre le sono stato e le sono, le faccio humiliss.ª reverentia, et prego il Sig.r Dio che prosperi ogni suo desiderio.

Di V. A. Ser.ma
humiliss.mo servitor
Battista degli Amorevoli da Treviso detto la Franc.na
Comico Amorevole.
(V. Roncagli).