(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. -612
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. -612

Cattoli Giacinto. Bolognese, comico del Serenissimo di Parma Antonio Farnese, fu attore di assai pregio per la maschera dell’Arlecchino, sotto nome di Tracagnino (nel linguaggio romagnolo risponderebbe al Tombolotto de’Toscani). Fu da principio al servizio del Duca di Mantova, poi dopo il 1708, passato quel Ducato in potere dell’Imperatore Giuseppe, il Cattoli portossi a Venezia, dove ebbe sempre impiego ; così Fr. Bartoli.

Nel 1716 era a Bologna, come vediamo dal sonetto che qui pubblico per gentile comunicazione del signor Pietro Pieri, antiquario di Roma, fedelmente trascritto da un foglio volante largo 40 centim., alto 58, che contiene in cima il presente ritratto.

[http://obvil.github.io/historiographie-theatre/images/rasi_comici-italiani-01-02_1897_img026.jpg]

GIACINTO CATTOLI DETTO TRACAGNINO
comico di s. a. s. il sig. principe Antonio Farnese di Parma

Dedica umilissimamente il proprio Ritratto in segno
di riverentissimo ossequio, ed obbligo

AL MERITO GRANDE DEL NOBIL’UOMO
IL SIG. CONTE ANTONIO ESTENSE MOSTI

Non vi ramenti Antonio Avi possenti
Ne quel Tralcio Regale, onde scendete ;
Ma la natìa Virtù, per cui splendete
Onor di Voi medesmo, e delle Genti.
Questa, che al vostro piè fia s’appresenti
Giocosa Immago è vil, come scorgete,
L’Immago è di Colui, che render liete
Le Scene vi solea co’ rozzi accenti.
Pregio sarà, che sovra ogn’altro ascenda,
Se l’onor d’un sol guardo or le donate,
Benchè per sua viltà già non l’attenda.
Ma sol perocchè ognun, queste malnate
Mie sembianze mirando, indi comprenda,
Quanto coi Vili ancor Gentil voi siate.

Il 21 ottobre del 1720 inviava da Piacenza al Duca di Modena la seguente supplica, tuttavia inedita, che tolgo dall’Archivio di Stato di Modena, per gentile comunicazione del Direttore conte Malaguzzi.

Ser.ma Altezza

Non Auendo potuto Auer l’onore di seruire l’Altezza Vostra Serenissima questo Carnouale per eser io impegnato in Ferrara à Benche il male sia deriuato dà chi poteua impegnarmi Auanti di Ferrara Auendone io fatto là Ricerca ; Tutta Via esendo io disochupato quest’Autunno, se mai l’A. V. gradise di Voler ch’io mi portasi in modona Con la Compagnia niente inferiore à quella che Ci Verà il Carnouale ; quando io sia Chiamato dal A. V. questo solo mi Basta, per Ottenermi Licenza è Teatro, ma quello del S.r Co : Ottauio Rangoni Con quel Vtile che Vorà darci ; So che il Regalo del Ser.mo S.r Duca non potrassi auere per eser destinato per il Carnouale in presto Basterami là Generosita di V. A. S. ; Se questa mia Vmilissima Oferta fosse dal A. V. Gradita ed’Acetata, Saria necesario che L’A. V. me ne facese subito Auertito Aciò che io non prendesi Altro impegno, esendo in tratato ed’Atendero L’impegnarmi sino alla Venuta delle Letere di modona ; perdoni V. A. questa mia temerita, non esendo stato Altro il stimolo che l’Ardente Brama ch’io nutro d’Auer l’onore di seruire l’A. V., Là mia Compagnia è Composta tutta di Giouentù, Bone maschere, è Ben Vestita ; Atendero Stimatissimi Cenni di V. A. è Col Umigliarle i miei Riu.mi Rispetti mi Costituisco

Di V. A. S

Vmile è Riu.te Suplica al A. V. S.

Per

Giacinto Cattoli d.to Tracagnino

Comico del Ser.mo di Parma

Probabilmente fu la stagione di primavera del 1728 a recitare a Modena, come si rileva da una viva raccomandazione del Farnese al Duca Suocero, la quale comincia :

Desiderando ogni maggior uantaggio alla Compagnia Comica del Cattoli da me riceuuta sotto la mia Protezione, mi prendo la confidenza di pregare uiuamente V. A. acompiacersi d’accordare Alla medesima la permissione che possa fare le sue recite in cotesta Città doppo le Feste della prossima Pasqua etc. etc.

Lo troviamo poi nel’39 a Bologna, dove, secondo una indicazione nel diario del Barilli (Ricci. T. di B.) morì il mese di dicembre. La sera del 27 dicembre, con pompa funebre fu portato alla sepoltura alla sua chiesa parrocchiale di S. Michele del Mercato di mezzo il famoso Tracagnino Cattoli, compianto universalmente da tutti li Tracagnini per essere lui l’unico in tale professione, e vi erano tutti questi comici dietro con torcie accese.