Veronese Pietro Antonio Francesco. Figlio del precedente, nato a Venezia il 25 marzo del 1732, esordì alla Comedia italiana il 17 luglio 1754 colla maschera di Dottore nel Double mariage d’Arlequin. Sebbene favorevolmente accolto dal pubblico, credette opportuno interromper le sue recite che riprese poi il 30 marzo del 1756. Fu ricevuto allora collo stipendio di cento lire mensili, portate poi il 21 agosto 1759 a duemila annue. Ma l’anno veniente, per una infrazione al regolamento del Teatro, dovette lasciar la Comedia, e scritturarsi in una Compagnia di provincia. Richiamato il 1763, gli furon pagate quattrocento lire per spese di viaggio, e assegnate duemila quattrocento lire annue, con la promessa di mezza parte, per recitare anzi tutto sotto le vesti di Dottore, poi sotto quelle di Scapino. Ottenne il 1767 tre quarti di parte, e fu incaricato assieme a Giambattista Dehesse, della sorveglianza dei macchinismi e degli scenari delle rappresentazioni a spettacolo del genere italiano.
Ebbe in arte i suoi detrattori e i suoi ammiratori ; ma effettivamente, senza levar troppo alto grido di sè, sostenne il ruolo di Dottore con molta coscienza.
Fu due volte ammogliato. Prima con Giovanna Mestre, mortagli il 6 agosto dell’anno 1766, poi con Giovanna Maugras, o Naugras, ch'egli amava, vivente la prima moglie, e che sposò dopo di avere promesso con atto formale di abbandonare per sempre il teatro. Al momento del matrimonio, gli sposi riconobbero un loro figliuolo, per nome Pietro Lorenzo.
Pietro Antonio Veronese morì a Parigi il 6 aprile dell’anno 1776.
Dal suo secondo matrimonio ebbe un figlio, il quale comparve nella Fête du village alla Comedia italiana, ancora bimbo, destando la stupefazione di tutti. Di lui è detto nelle Mémoires secrets : il piccolo Veronese, figlio d’un attore italiano noto col nome di Dottore di cui ha sempre sostenuto il ruolo, ci ha dato uno spettacolo de' più curiosi. Questo ragazzo di sei o sette anni, ha ballato con una forza e una grazia maravigliose per la sua età. La sua sicurezza e il suo garbo hanno incantato tutti gli spettatori.