(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 614
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 614

Valenti Gaspare, fiorentino. Cominciò a recitare il caratterista, in cui riuscì egregiamente, cogli accademici della città, poi collo stesso ruolo in Compagnia di Nicodemo Manni, festeggiatissimo da ogni pubblico d’Italia. Passò da quella del Manni in altre compagnie vaganti, colle quali ebbe campo di farsi ammirare anche a Napoli, sapendo unire a sufficienza l’arte del canto a quella della commedia. Trovavasi il 1781 nella Compagnia di Antonio Camerani.

Valenti Francesco. Nato a Roma il 4 febbraio 1859 da parenti non comici, e datosi, giovanetto, al recitare in società filodrammatiche, si scritturò l’ '83 con Bellotti-Bon, per la cui morte non ebbe luogo il contratto, esordendo invece quello stesso anno come generico con Alessandro Salvini ed Ettore Paladini, e passando subito l’ '84 al ruolo di secondo e primo caratterista sotto il Salvini : ruolo che non abbandonò mai più, e che sostenne lodevolmente in compagnie egregie, quali dell’Emanuel, del Morelli, Maggi, Rossi, De Sanctis, Teatro d’Arte, Rasi, Della Guardia, Pieri-Severi, nella quale ultima si trova oggi (1904).

Francesco Valenti, semplice di modi e di costumi, può dirsi un vero solitario. Il teatro e la casa sono le sue sole occupazioni ; e nella casa l’artista spesso e volentieri diventa lo scienziato : fotografo, proiezionista, meccanico, elettricista, e anche inventore. Sicuro : Francesco Valenti è inventore di una macchina ottica per proiezioni, brevettata, che si chiama Fotoautomotografo Valenti. Nè gli studi scientifici gl’impedirono mai, nonostante la sua piccola statura poco teatrale, di farsi applaudire come caratterista e promiscuo, sia per la diligenza scrupolosa nello studio de' caratteri, sia per l’ingegno pronto nella loro interpretazione, sia per una certa vivacità, soverchia forse tal volta, di recitazione. Fu anche il Valenti direttore artistico della Compagnia di Giovanni Emanuel e Gio. Batta Marini, e in tale ufficio diè prova di avvedutezza e di molto occhio pratico.