Vigliani Oretta. Benedetto Croce (Teatri di Napoli, pag. 141) riferisce dalle Poesie del signor Bartolo Partivalla (Napoli, per Honofrio Savio MDCLI) il seguente sonetto :
Alla Signora Horetta Vigliani comica famosissima
Mille avvien che in te vegga e ch'in te mirie prede e furti, ond’ogni cor ti cole,qualora in me tra lascivette fole,i lumi soavissimi tu giri.Non bastavano i lucidi zaffiri,ch'anco volasti in su l’eterea molel’oro d’un crine ad usurpar del sole,l’arco d’un ciglio ad involar de l’Iri.Era a te poco impoverir graditaun vastissimo mar, che il nome ancorada l’Hore stesse a depredar se' gita.Felice, o me, se pria che in tutto io mora,mi sarà dato, anzi il partir di vita,un momento goder di sì bell’ Hora !