Basilea Simone. Interessantisima è la figura di questo comico ebreo da Verona, il quale, a somiglianza del celebre Sivello (V. Gabbrielli) rappresentava da solo un’intera commedia. Del valore di lui ci fanno fede le varie licenze accordategli dal Duca di Mantova di recarsi fuor di stato a recitare, senza l’obbligo di portare in testa la marca di razza. Eccone una che tolgo dal Bertolotti :
Concediamo licenza in uirtù della presente a Simone Basilea, hebreo, che con la sua sola uoce suole rapresentar comedie di molti personaggi, di poter, a nostro bene placito, però andar et stare in qualsivoglia città et luoghi dei nostri Stati et recitar comedie senza portar segno alcuno al capello o in altri luoghi come fanno gli altri ebrei eccetto che in Mantoua doue uogliamo che porti il solito segno, comandando perciò espressamente a tutti li ministri ufficiali et Datiari nostri non gli debbano dar molestia alcuna per tal conto ne fargli pagar datii per li suoi panni da dosso ne per quelli che adopera nelle comedie.
In fede di che la presente sarà firmata di nostra mano et del nostro sigillo.
E il Bertolotti aggiunge : « Era del resto una conferma, avendo il Basilea già avuto consimile privilegio dal Duca Vincenzo I, raccomandato da D. Giovanni De Medici. »
E dall’Appendice di Paglicci Brozzi alla sua opera : Il Teatro a Milano, apprendiamo che « Simone Basilea, comico veronese, ebreo, come ben si comprendre dal suo cognome medesimo, ottenne nel 1619, in occasione che recavasi a Milano onde recitare con alcuni suoi compagni, di poter portare la berretta nera, in luogo della gialla, colore allora obbligatorio pei seguaci della fede giudaica. »