Lipparini-Borgi Marietta, moglie del precedente, già vedova dell’artista Giovanni Iarcos, nacque il 1810, e morì a Bologna l’ottobre del 1880.
Principal colonna della compagnia di suo marito, fu con lui dal '29 al '60, sorgente non interrotta di lauti guadagni. Dice il Colomberti che « nulla potevasi vedere sulla scena di più grazioso. Il di lei spirito, le grazie, la civetteria decente e gastigata, una profonda conoscenza del carattere della sua parte, e tutto ciò unito ad una figura non alta ma proporzionata perfettamente, congiunta ad un bel volto adorno da due occhi nerissimi pieni di malizia, e ad una voce, benchè un poco nasale, gratissima all’orecchio : tutte queste belle doti la rendevano la favorita del Pubblico. Non si creda però che il Lipparini s’illudesse sul merito della moglie : egli se ne serviva in caso di bisogno anche come Prima Donna, ma non dimenticava che questa è il vero pernio di una Compagnia…. »
Livini Ferdinando. Artista di molto pregio per le parti di primo attore così in commedia come in tragedia, poi▶ di brillante, nacque a Pisa il 1790 da civili parenti. Fatti gli studi in quella Università, si diede all’arte comica, la quale esercitò dapprima in compagnie di second’ordine, ◀poi▶ in quelle primarie di Taddei, di Raftopulo, e di Tessari, Prepiani e Visetti ai Fiorentini di Napoli il 1825, sostituito poscia dal Gottardi, nel qual tempo abbracciò il ruolo del brillante. Datosi ◀poi al capocomicato, percorse il Regno di Napoli e Sicilia, ma con non troppa fortuna. Morì a Foggia nel 1845.