Violone. A compimento dell’ articolo sul Chiesa (V.), metto qui l’aneddoto, che l’Ottonelli riferisce nel libro primo, pagina 101, della sua Cristiana Moderazione del Teatro, inteso da Violone stesso, come testimonio oculare, e già riferito dal Beltrame nella sua supplica. Il caso
occorse a Capo d’Orlando, ove da una fortuna di mare sequestrata una Compagnia, trovò che l’albergo era occupato per▶ rispetto dell’arrivo di Monsig. in visita, col quale erano quattro venerabili Religiosi. Il buon Prelato fece stringere la sua Corte e dar luogo ai Comici ; e con parte de' regali presentati a lui sovvenne alla lor poca provvisione. Il tempo con l’asprezza e il mare con la tempesta tolse la facoltà di viaggiare a tutti. I Comici offerirono un poco di ricreazione al Prelato lor benefattore ; egli si compiacque d’accettarla : il primo giorno si fece la comedia così : « Monsig. sedeva avanti la porta d’una camera : i Religiosi venerandi sedevano dentro con la porta non affatto chiusa ; ma che ? A mezzo dell’azione la camera risonava ◀per▶ l’applauso, e la porta era spalancata. Il giorno seguente quei venerandi sedettero fuori ; e il terzo sollecitarono i comici a dar tosto cominciamento. Non v'aggiungo, scrive Beltrame, e non dico il tutto, ◀per▶ esser creduto ; ma certo che molte furon le lodi, che ◀per l’onesto recitare a' Comici diedero quelle saggie Persone : e benedicevano il mal tempo, che aveva loro dato occasione di goder si virtuoso trattenimento. »