Kodermann Giorgio. Nato a Pirano il 1830 da poveri genitori, esordì nel settembre del ’45 a Palmanova in Compagnia di Gustavo Modena, dalla quale poi, scioltasi alla fine di quell’anno comico, si formò quella Lombarda, in cui il Kodermann entrò a una lira austriaca al giorno, e in cui stette fino al ’56. Passò poi con Alessandro Monti, con Robotti, e con Gaetano Vestri. Nel ’59 questi andò con Bellotti-Bon, e Kodermann lo sostituì. Si scritturò poscia, caratterista assoluto, con Domeniconi, poi con Pieri, Peracchi, Vitaliani, la Pasquali, Ernesto Rossi, e Amato Lazzari, dopo il quale, a cinquant’anni, abbandonò l’arte per andare a stabilirsi a Milano, ove anch’oggi vive col modesto frutto del suo onorato lavoro. Fu il Kodermann attore semplice e corretto. Nelle parti ov’era più da dire che da fare, avea ben pochi rivali. Egregio padre nella▶ Prosa di Ferrari, fu grande ◀nella Quaderna di Nanni di Carrera, in cui, al terzo atto, a detta dello stesso autore, non ebbe chi lo superasse, nè chi gli si accostasse.

