Pianizza Giuseppe, bolognese. Dopo di avere recitato fra gli accademici le parti di prima donna, sollevando all’ entusiasmo nella▶ Zaira di Voltaire e ◀nella▶ Perselide del Martelli, risolse con un fido compagno, Orazio Zecchi, di formare una Compagnia tutta di giovani, colla quale si recò ◀nella▶ Marca anconitana, ov' era vietato alle donne di presentarsi in Teatro, e ove s’ ebbe i più completi trionfi. Recitò poi le parti d’ innamorato ; e fu col medesimo Zecchi a Napoli, ove molto piacque, specialmente nel personaggio di Signor Pasquino, uomo ridicolo, schizzinoso e affettato, e in quello di ubbriaco.
Giuocatore espertissimo di bigliardo e di pallone, fu anche dedito a disordini non fatti per la sua complessione gracilissima ; talchè, prostrato dal male, si recò da Napoli a Bologna colla speranza di recuperar le antiche forze ◀nella città natale : ma, le cure de' medici riuscite vane, dovè soccombere, ancor giovane, nel 1775.