Brunetti Icilio, nato a Fossombrone il 1838, fu, ancora in fasce, portato a Roma, ove stette fino al ’61, nel qual anno esordì a Livorno come secondo amoroso e secondo brillante in Compagnia di Francesco Sterni. Fu per trent’anni attore accurato, coscienzioso, onesto e pregiato ; e appartenne alle migliori Compagnie italiane, quali di A. Salvini (’63-’64), Gattinelli (’66), T. Salvini (’68-’69), Majeroni (’70), Peracchi (’72), Pezzana (’75-’78), Romagnoli (’80-’81), Tessero e Dominici (’86), Giozza (’90), e ad altre molte. Salì al grado di primo attore, e nella▶ Compagnia di Tommaso Salvini, rappresentò al fianco del glorioso artista e di Virginia Marini, i personaggi di Paolo ◀nella▶ Francesca, di Pilade nell’Oreste, di David nel Saul ; e nei riposi di Salvini, quelli di Alfieri nel dramma omonimo di Gattinelli, di Dottor Nuvoletti ◀nella▶ Donna Romantica, di Armando ◀nella▶ Signora dalle Camelie.
Nei trent’anni di vita artistica, il Brunetti ne passò dodici direttore di Compagnia e capocomico in società con Luigi Pezzana ; e fu il primo a scritturar la Eleonora Duse affatto sconosciuta per gli anni ’75-’76 con l’Adelina Marchi prima attrice.
Abbandonata l’arte dal ’90 per malferma salute della moglie, si restituì a Roma ove si trova tuttavia, impiegato dal marzo ’92 qual Segretario ◀nella Società di Previdenza fra gli Artisti drammatici.