Delli Angioli Francesco. Comico di Sua Altezza serenissima il Duca di Modena recitava le parti di amoroso, come ci apprende la seguente lettera di non lieve interesse del comico Lolli (Dottore Brentino), che traggo dall’Archivio di Stato di Modena :
Sò che ui dolerete di me perchè nell’ Passaggio che faceste per lione non ui uenni à ritrouare mà douete Compatirmi perche il tempo non mè lò permise ;
Dà questi miei Compagni uiene fatto instanza appresso il Ser.mo Padrone d’un Primo moroso hauerei caro d’intendere chi mandano in quà ; perche sè per mè Goderei che ui rimandassero uoi acciò che al’loro marcio dispetto doppo hauermi fatto tanti torti bisognasse che hauessero patienza di ripigliarui. Sè bene dal’altro canto non uorei uedere un mio nemico in questa Compagnia à causa delle continue dissensioni chè sono continuamente in essa ; Dio nè liberi i Turchi ; Io uò sopportando perchè il Sig.r D. Alfonso me lò và continuamente insinuando, mà per Dio che là mia Patienza fa miracoli.
Attendo uostre risposte, è Vi saluto di core.
Lione li 15 Maggio 1679.
Di Vostra Signoria
Aff.mo Amico per Seruirui
Gio. Antonio Lolli, Comico.