Bononcini Domenico, brighella. Il cav. Azzolini mi▶ comunica colla consueta gentilezza la lettera seguente :
Intendo p lettera d’Amico che l’ Illus.ma Sig.ª Sua sia meritevolmte eletto Giudice de Saui in Ferrara, tal nuoua ◀mi▶ ha Resa tanta Consolatione p la deuota servitù che li professo, che ◀mi▶ ha stimolato ancora ad incomodare V. S. Ill.ma col preste foglio Ralegrandomi del nobiliss.º honore che ha ottenuto ; posto tanto più meritato quanto meno desiderato.
Gli notifico poi come sono in Rimini con la Compagª che douerà farli seruitù qtoCarneuale, e dimani si darà principio alle Recite nel Teatro di qta Cità e spero che qti Cavalieri e Citadini nò si abandonerano poichè si mostrano assai uogliosi.
Se nostro Sig.e Iddio ◀mi▶ darà vita, qto Carnevale verò ad esercitare con l’opere, quelli ossequij che hora con l’ Idea vo Riverentete esercitando verso il suo Gra merito, e col Ralegrarmi nouamente de’ suoi onori, Baciand :i con ogni Umiltà le mani, p sempre ◀mi▶ dichiaro

Nè da Ferrara, nè da Rimini ◀mi fu possibile rintracciar notizie sulla compagnia alla quale apparteneva il Bononcini. Si trovava il 1687 tra que’ comici che Francesco Calderoni (V.) condusse da Venezia a Monaco al servizio dell’Elettor di Baviera (Trautmann, op. cit., 262). Dallo spoglio fatto sullo Jal ho trovato al nome della Riccoboni scrittrice notissima e nuora di Luigi Riccoboni (sabato, 7 luglio 1734), un atto concernente la bigamia del signor de Laboras, padre di lei, e firmato da’ seguenti interessati e testimoni : « A.f. Riccoboni, Marie Ieane de laborras, L. Riccobonj, Elena Baletti Riccoboni, Marie Marguerite Dujac, Margheritta Bononcini, Lamoignere. »