Arlichino. « N. N. – scrive il Quadrio (Della Storia e della Ragione di ogni poesia, vol. III, pag. 237) – detto in commedia Arlichino, servì colla sua Compagnia Filippo II Re delle Spagne, ne’ principii del Suo Regno : e fu sì valente nell’arte sua, che moltissima fama si acquistò nella Spagna. »
Chi fosse questo Arlichino, a cui succedè nel servigio del predetto Monarca – continua il Quadrio – Ganassa, non ho potuto sapere.
Il Ganassa pare fosse a Parigi sino alla morte di Carlo IX, 1574, anno in cui si recò in Ispagna con la compagnia, della quale era parte anche la maschera▶ dell’Arlecchino, sebbene il Sand si contraddica, affermando che l’Arlecchino apparì in Francia la prima volta sotto Enrico III (I, 73) ; e raccontando poi come in un ballo di Corte sotto Carlo IX nel 1572, tutti i cortigiani vestissero il costume di una ◀maschera italiana, e quello d’arlecchino fosse indossato dal Duca d’Anjou (Enrico III) (I, 43). Stando a ciò, cade di pianta la probabilità che il nome di Arlecchino venga dall’essere stato uno zanni protetto da Achille di Harlay, primo presidente al Parlamento sotto Enrico III. (V. Biancolelli).