Zocchi Tommaso, fiorentino, figlio di un mercante di seterie, fu prima soldato, poi comico di buon nome per le grandi parti, ove non dominasse forza di passioni. D'indole assoluta e indipendente, non volle più star soggetto, e si fece capocomico. Passò dalla Toscana nel Regno di Napoli che percorse tutto in pochi anni con buona fortuna. Tornato a Firenze, formò la quaresima del 1821 un’ ottima Compagnia, che condusse gran tempo, rimanendo poi capocomico in sino a che, fatto vecchio, s’unì prima al figlio Guglielmo, col quale era il '46, poi si ritirò a Firenze del '50, ove morì settuagenario.
Dagli elenchi di compagnie e dalle monografie (V. Cosentino, L'Arena del Sole, Bologna, Zanichelli, 1903) si rileva come lo▶ Zocchi fosse il '32 all’Arena del Sole di Bologna, ove per graziosa concessione speciale, generata da speciali inflessibili circostanze potè recitar tutti i giorni dal 23 aprile al 30 giugno. Facean parte della Compagnia Grassi, Martinez, Salvini, Angela Zocchi moglie del capocomico, e ◀lo Stenterello, che dello spaventoso repertorio, era magna pars. Le rappresentazioni si chiudevan più volte con arie, pantomime e farse in musica. Tornò all’Arena del Sole l’anno seguente dal settembre al 7 ottobre.
Formò in seguito compagnie con buoni elementi, e in quella del '43 eran parti principali Luigia Bon, prima attrice, Laura Bon, amorosa, Giovanni Tessero, primo attore, e il figlio Francesco, brillante.