Bazzi Anna Maria, moglie di Giovanni Bazzi, iniziata all’arte dal cognato Gaetano, divenne in breve una delle più valorose attrici del suo tempo, competitrice degnissima delle contemporanee Anna Fiorilli Pelandi, Assunta Perotti, Gaetana Goldoni, Luigia Bernaroli, Lancetti Modena. Fu prima donna per varj anni della Reale Compagnia Sarda, poi madre nobile, e nel lungo periodo della sua vita artistica diè tal prova della versatilità dell’ingegno suo, che si vuole non esserci stato carattere, vuoi comico, vuoi tragico, ch’ella non rappresentasse a perfezione. Anche nelle parti di madre fu sublime, e nella Merope del Maffei e in quella dell’Alfieri sollevò i vari pubblici all’ entusiasmo. Abbandonate nel ’41 le scene, e morti poco dopo il marito e il cognato, passò a seconde nozze col comico Luigi Negri, col quale andò a stabilirsi a Firenze : quivi morì in età avanzata. – L’egregio attore contemporaneo Francesco Righetti ha lasciato di lei il seguente giudizio (Teatro italiano, Vol. II. Torino, 1826) :
La Signora Anna Bazzi, già prima attrice di rinomanza, ed ora madre tragica nella real compagnia drammatica di S. S. A. M. Sarda, fornita a dovizia di doni naturali, ha sempre ottenuto il pubblico suffragio nella tragedia, che si adatta mirabilmente alla sua bella figura, alla sua fisonomia piena d’espressione, mercè due occhi neri, ed ampie ciglia egualmente nere. Nelle due Clitennestre delle due tragedie del grand’Astigiano, Agamennone, ed Oreste, nella Giocasta in Eteocle e Polinice, nella Rosmunda, nella Merope, tutte del medesimo autore, nella Fedra di Racine, ha cotesta attrice dei tratti veramente sublimi, si disegna non di rado con molta maestà, e nelle violente espansioni dell’anima dà alla sua dizione tutto il fuoco possibile, e non scapiterebbe alquanto di pregio, se fosse più accurata la pronunzia, e facesse mente locale a proferire lascia e non lassia, sciagura e non siagura, ecc., vizio di pronunzia, in che cadono molti attori ed attrici, e di che poco lor cale.
