(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 250
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 250

Bajardi Antonella. Fu secondo il Sand (op. cit.) tra le attrici che recitarono dal 1576 al 1604 le parti di servetta nella Compagnia de’Gelosi. La Bajardi si chiamò in commedia Vittoria. (V. Areliari Teodora). Anche la celebre Piissimi fu nota col nome di Vittoria ; che fu però il suo nome di battesimo : in teatro ebbe quello di Fioretta.

Trovo una sola volta negli Scenari dello Scala il personaggio di Vittoria. È nella commedia Il Ritratto, e vi rappresenta la prima attrice di una compagnia di comici che recita in Parma. Il suo carattere però non è quel della serva ma della seconda donna. Il che concorderebbe con quel che della Bajardi lasciò scritto Fr. Bartoli al nome di Cantella Bajardi Vittoria :

Questa Comica fioriva intorno al 1620. Recitò in Parma una rappresentazione spirituale d’Antonio Maria Prati intitolata : « La Vittoria migliorata, » e vi sostenne la parte della Donna protagonista. Fecela ella medesima imprimere in quella Città per Anteo Viotti, e dedicolla alla Serenissima Sua protettrice la Sig. Donna Maura Lucenia Farnese, e ciò fece in data delli 18 Febbraio 1623. Null’altro sappiamo di questa Comica per poter soggiungere di lei una più lunga, ed accertata notizia, e solo abbiamo in sua lode un sonetto, tolto alle Gemme liriche, libro citato altra volta da noi, ed è il seguente :

O splendori, o cinabri, o fiamme belle,
chiome, bocca, zaffiri, in cui si giace
il colore, il rossore, il bel che piace
degli ori, dei coralli, e delle stelle.
Laccio ed arco ed ardor dell’ alme ancelle
Tu se’ben ora, o crine, o labbro, o face ;
l’uno annoda, quel punge, e l’altra sface
freddo sen, freddo cor, voglie rubelle.
Or per te Donna, e Sole, e Dea, che folce
ogni effetto, ogni affetto, ogni memoria
è il mirare, è il penare, è il morir dolce.
Cosi già tieni o pregio, o fregio, o gloria
nel bel viso, che alletta, incende, e molce,
le battaglie, i prigioni, e la vittoria.

Secondo il Sand, avrebbe dunque la Bajardi mutato il ruolo di servetta in quel di donna seria ? O forse, pervenuta a maggior grado di arte, si diede più tardi alla rappresentazione de’vari caratteri ?