(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 360
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 360

Riolo Stefano, palermitano, figlio di Vincenzo, pittore di bella fama, nacque il 4 ottobre del 1811. Trascinato all’arte da una forza invincibile, fu affidato agl’insegnamenti di Angelo Canova, artista di alta riputazione, e con lui stette parecchi anni. Passò poi nella Compagnia Tessari ai Fiorentini di Napoli qual primo amoroso, e vi esordì applauditissimo la quaresima del 1836 col Polinice nell’Eteocle e Polinice di Alfieri. Fu il '38 nella Compagnia Goldoni diretta da F. A. Bon, poi primo amoroso e primo attore tragico nella nuova Compagnia Alfieri, a fianco di Maddalena Pelzet. Lo vediamo il '43 con Carolina Internari, e dopo con Luigi Taddei, per darsi finalmente al capocomicato con la moglie Adelaide, figlia dell’attore e scrittore Luigi Forti, che aveva già levato bel grido di sè come prima donna. Ma toltosi dalle principali compagnie, la sua rinomanza si arrestò come d’un tratto, ed egli dovette contentarsi di percorrere con compagnie modeste, per quanto decorose, i teatri di minor conto. Lo vediamo il settembre del '46, momenti di fanatismo pel nuovo Pontefice Pio IX, a Tolentino ; e il cronista ci dice che ogni sera si facevan dimostrazioni di giubilo, si sventolavano dai palchi banderuole, s’intrecciavano pezzuole bianche-gialle tra palco e palco, intanto che uno scelto coro di cantori venuto per le musiche sacre intuonava l’inno a Pio IX di Rossini. Stefano Riolo morì il 13 ottobre dell’87. Ebbe una figliuola, Teresina, da lui iniziata all’arte, che fu al suo fianco applaudita prima attrice, e si va oggi esercitando, direttrice di filodrammatici a Milano.