(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Canzachi Giovanni Camillo, bolognese, detto lo Zoppo. « Recitò assai bene – dice Fr. Bartoli – nella Maschera del Dottore, e fu in Vienna al servizio dell’Imperator Carlo VI. Sapeva la lingua francese e la tedesca, e fu esso l’introduttore dello spiritoso carattere di Francese Italianato, che fu poi da altri comici imitato. » Fu a Venezia al S. Luca, e nel 1740 pubblicò e recitò una Commedia ch’ebbe già buon successo a Vienna, intitolata L’adulatore. Ma il pubblico veneziano l’accolse a fischi e a risa, e non ne consentì la rappresentazione intera, consentì lì per lì da una commedia all’improvviso. Aggiunge il Bartoli che Apostolo Zeno ne parlò assai vantaggiosamente, e l’ebbe in qualche stima. Passò poi il Canzachi al servizio dell’Elettor di Sassonia e lo vediamo il 3 agosto del 1748 (onomastico del re) prender parte all’inaugurazione del nuovo teatro a Varsavia, e il Carnevale del 1749, recitar nella commedia Amor non ha riguardi, sostenendovi la parte di Tabarino (V. Bastona Marta).

Nelle notizie apparse a Stuttgart il 1750 sulle condizioni del teatro a Dresda, è detto che Camillo Canzachi è un uomo di piccola statura e grassoccio ; quantunque zoppichi da una gamba, è attore completo. Ogni ruolo gli si attaglia egualmente bene. Sa anche rappresentare con valore le parti di Marchese, ma il più delle volte egli è Tabarino.