(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 75-76
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 75-76

Marchi-Maggi Pia. Figlia di Cesare e Carlotta Marchi, artisti drammatici, quello brillante, questa prima attrice giovine, poi prima attrice e madre, nacque a Verona del 1846. Diventata la prima attrice assoluta di una Compagnia di L. Bellotti-Bon, si diede all’interpretazione del gran repertorio moderno, facendosi ammirar schiettamente in ogni lavoro, non esclusa la Moglie di Claudio ; ma il suo vero periodo di gloria fu di quei sei anni passati nella Compagnia di Alamanno Morelli, a fianco di Luigi Monti, col quale formava la più deliziosa coppia d’innamorati che si potesse mai veder su la scena. Svegliatissima di mente, di spirito pronto, ebbe attitudini singolari alle parti comiche, che coltivò amorosamente sul tardi, acquistandosi con Niniche, Ma Cousine, Femme à Papa, e altro, il nome di Iudic italiana.

Recitò come tutti i figli d’arte, piccolissima ; poi fu messa in collegio a Milano, dal quale uscita, tornò a recitare, esordendo al Carcano con la parte di prima donna nel Cavalier di spirito di Goldoni, in Compagnia di Adelaide Ristori, colla quale visitò Londra, Parigi, Barcellona. Del repertorio di Achille Torelli, e specialmente di Fragilità che fu scritta per lei, fu a'bei tempi antiqui interpetre eccellente, unica : in quello di Dumas figlio, Francillon, Moglie di Claudio, Diana di Lys, non ebbe rivali, fuorchè Eleonora Duse. Di comicità irresistibile, e d’ingegno come abbiam detto vivacissimo, seppe trar grande partito da ogni situazione la più semplice ; una piccola scena recitata da lei, assumeva proporzioni gigantesche ! Che deliziosa macchietta, ad esempio, quella dell’operaja nell’Ispettore dei vagoni-letto, che invita ai baci col falso tic !… Sembrò a tutti e per un pezzo ch'ella dovesse avere il cuore invulnerabile ; ma un bel giorno con universal sorpresa, si ammogliò al bello e forte attore Andrea Maggi, dal quale poi si distaccò artisticamente avendo così diverse le attitudini e le aspirazioni ! Benchè non più giovane, essa continuava a farsi ammirare ed applaudire nelle sue vecchie interpretazioni. Se si fosse decisa ad assumere un ruolo più conveniente, ella sarebbe certo tornata a' bei giorni dei più clamorosi e sinceri trionfi. Colpita a Roma d’influenza, che poi andò mutandosi in polmonite, vi morì il 29 aprile 1900, assistita dal marito, dalla sorella, dal figliuolo, desolati. Fu pianta sinceramente da molti amici, dalla stampa e da ogni specie di pubblico che si vide rapir d’improvviso una delle sue più dilette artiste.