Chiesa Girolamo, « detto in commedia il Dottor Graziano de’ Violoni, fioriva circa il 1630. Fu egli molto onorato da Principi in Francia : e meritamente ; poichè molta modestia e pietà congiungeva a’ suoi rari talenti. Fu ammogliato, e figliuoli ebbe. » Così il Quadrio (op. cit., 239).
E il padre Ottonelli nella sua Cristiana moderazione del Teatro, riferisce al proposito del gran conto in che eran tenuti i comici da Principi e da Re e da nobili in genere, come il Chiesa gli dicesse un giorno in Firenze : « Io ebbi in Francia il mio primo figliuolo▶, e fu tenuto a battesimo dal Duca N. (io tacio – dice l’Ottonelli – e tacerò i nomi uditi per degni rispetti), e dalla Principessa N. Il secondo parto fu d’una figliuola, tenuta dal Seren. Principe N. Cardinale. Il terzo fu ◀figliuolo, tenuto dal Sereniss. Principe N. che poi fu Duca. Il quarto parto fu di una figliuola, tenuta dalla Sereniss. Duchessa N. »
Di un Dottor Violone è fatto cenno in una lettera di Ludovico Bevilacqua al Duca di Modena con data di Ferrara 9 aprile 1664, come di attore il quale, ben lontano dall’aver la pietà e modestia del Chiesa, per certi livori ch’egli ebbe con la Marzia Fiala, moglie del Capitano Sbranaleoni, capocomico, mancò a’suoi impegni scritturandosi con una Marchetta, e allegando con atto di perfidia, pretesi contratti antecedenti con un Cavaliere. Ma evidentemente, e per la data della lettera e per l’indole dell’artista dee trattarsi di altra persona.