(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. -1008
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. -1008

Gherardi Giovanni. La bibliografia pratese lo dice da Spoleto. Esordì a Parigi il 1675 nell’Arlequin Berger de Lemnos col nome di Flautino, ch’egli scelse pei molti strumenti a fiato che sapeva imitar colla bocca. (La bibliografia pratese dà erroneamente questo nome al figliuolo Evaristo). Così ne riferiva il Robinet nella sua lettera in versi del 5 gennaio ’75 :

Il faut bien dire aussi deux mots,
d’arlequin Berger de Lemnos.
………..
On y voit leur Flautin nouveau,
qui sans flute ni chalumeau,
bref, sans nul instrument quelconque,
(Merveille, que l’on ne vit oncque),
fait sortir de son seul gosier,
un concert de flutes entier.
A ce spectacle va court sans cesse,
et pour le voir chacun s’empresse.

[http://obvil.github.io/historiographie-theatre/images/rasi_comici-italiani-01-02_1897_img167.jpg]

Suonava ancora con assai maestria la chitarra, il che sappiamo da questi quattro versi che son sotto al ritratto di Bonnart che riproduco :

Avec sa guittare touchée,
plus en maître qu’en écolier,
il semble qu’il tienne cachée
une flute dans son gosier.

Gio. Gherardi, ammirato, applaudito, avrebbe potuto restar lungo tempo alla Comedia italiana, se pei suoi costumi depravati non fosse stato messo in prigione, e quindi espulso dalla Francia. Ebbe per moglie una certa Leonarda Galli, che, rimasta vedova, si unì in seconde nozze con Carlo Beaumont, ufficiale nel reggimento di San-Secondo.