Gherardi Erminia. Figlia di▶ poveri artisti, nacque a Firenze il 1808. Bella ◀di▶ aspetto e ◀di▶ persona, dotata ◀di▶ non comune intelligenza, entrò in Compagnia Moncalvo il ’26 come prima donna giovine ; e tanto progredì con l’ammaestramento del chiaro artista, che fu il ’28 scritturata per un triennio qual prima donna dai soci Petrelli e Fabrici. Passò da questi con Romualdo Mascherpa e collo stesso ruolo ancora per un triennio, dopo il quale abbandonò il teatro per andare a sposarsi con un signore ◀di▶ Padova, ove morì nel 1860.

Fra le opere, in cui la Gherardi si palesò artista delle più pregiate, son da notarsi gl’Innamorati, le Zelinde e la Pamela ◀di▶ Goldoni, la Sposa senza saperlo ◀di▶ Genuino, la Malvina ◀di▶ Scribe, l’Oreste (Elettra) ◀di▶ Alfieri, la Zaira ◀di▶ Voltaire, e i Due Sergenti ◀di▶ Roti.
Ghirlanda Giovanni, nato a Verona il 1790, fu attore ◀di▶ molto grido, specialmente per la forza con cui gridava tragedie e drammi da arena. Ma egli volgea le chiavi del cor del pubblico a suo talento, e s’ebbe applausi e urli ◀di▶ acclamazione quanti ne volle. Fu ◀di▶ alta e maestosa figura, ◀di▶ nobile fisionomia, ◀di▶ gesto largo e pomposo. Pochi, dinanzi al pubblico, gli si accostarono nella declamazione ◀di▶ Polinice, ◀di▶ Egisto nell’Agamennone, ◀di▶ Pilade nell’Oreste, e sopr’ a tutto del protagonista nel Saccente, commedia tedesca, in cui egli, ◀di▶ prodigiosa memoria, citava ◀di▶ continuo in otto o dieci lingue tramorte e vive e con corretta pronunzia, nomi e fatti ◀di▶ storia, ◀di▶ letteratura, ◀di▶ mitologia, ◀di▶ arti, ◀di▶ scienze, ◀di▶ lettere. Egli fu il primo a recitarla, e con tal maestria, che niuno più osò tentarne la prova. Fu primo attore della Compagnia Perotti e Fini e ◀di▶ quella Goldoni e Riva. Lo vediam padre nobile e tiranno assoluto, il ’24, nella Reale Compagnia Sarda, nella quale restò poi anche il ’25 a vicenda col Boccomini. Fece parte della Reale ◀di▶ Napoli, e dopo una società con Gaetano Nardelli, fe’ compagnia da solo.

Lasciata l’arte si diede a fare il maestro ◀di▶ recitazione ; e tale lo vediamo il ’46, accademico onorario de’ filodrammatici ◀di Siena, nel qual tempo diede alle stampe co’ tipi del Mariani a Firenze, e dedicò alla incomparabile attrice Adelaide Ristori, alcuni Cenni sopra l’arte drammatica.