Zamarini Carlo. Nacque ai primi del secolo xix a Trieste, dove, fatto un corso regolare di▶ studj, si impiegò presso una Casa ◀di▶ Commercio. Ma la passione per l’arte drammatica lo vinse a segno, che, dato un addio ai libri mastri, si scritturò in una Compagnia comica in qualità ◀di▶ amoroso, diventando in breve attore ◀di▶ qualche pregio. Ma forse egli s’avvide più tardi, e i suoi compagni con lui, che per gli studj a'quali s’era dato prima ◀di▶ calcar le scene aveva assai più inclinazione che per l’arte. Sposatosi ad una egregia attrice pur triestina, Giovanna, che fu buona madre e caratteristica, determinò ◀di▶ lasciar l’ufficio ◀di▶ attore per quello ◀di▶ amministratore, nel quale riuscì egregio. Amoroso il '43 con Angelo Lipparini, diventò socio e cassiere il '46 della Compagnia ◀di▶ Ernesto Rossi, poi conduttore e amministratore della famosa Lombarda che fu prima diretta da Alamanno Morelli, e ch'egli tenne più anni or sotto la direzione ◀di▶ Luigi Aliprandi, ora ◀di▶ Carlo Lollio, ed ora ◀di▶ Carlo Romagnoli. Il '64 lo vediam direttore ◀di▶ una Compagnia, ◀di▶ cui faceva parte il Meneghino Luigi Preda, e ◀di▶ cui erano prima attrice sua figlia Antonietta, distinta artista, e primo attore suo genero Achille Cottin : poi, finalmente, amministratore ◀di▶ quella ◀di▶ Luigi Bellotti-Bon, ◀di▶ cui fu più che scritturato, amico, e da cui si tolse sol quando per la vecchiezza e gli acciacchi fu costretto a ritirarsi a Firenze. Ma dopo varj anni, colpito da paralisi, fu per consiglio ◀di▶ medici trasportato a Barbania ◀di Piemonte, in una villa dei Cottin, dove morì l’ 8 novembre 1886.
(1897)
I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia
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