Audiberti Bartolomeo. Generico amoroso nella comica Compagnia Goldoni, 1815, della quale era prima attrice la celebre Gaetana Goldoni (V.).
Aurelia. In un codice dei Trionfi del Petrarca (S. I, 33-1131) della Riccardiana di▶ Firenze, trovasi aggiunto in fine questo sonetto (gentilmente comunicatomi dal bibliotecario Sig. Morpurgo) che è, per quanto io mi sappia, inedito. Chi ne sia l’autore non è detto : certo fu scritto ◀di▶ mano del proprietario del codice, Francesco Orlandi.
SONETTO SOPRA LA SIGNORA AURELIA COMICA
Sovra d’ogn’ altra più leggiadra e snella,che le virtù, comiche Azion apprendenell’Erario celeste chiara splendeche col vago sembiante i cori accende.Ahi che la Musa mia stolta pretendecantar donna che sia fra saggia e bella.Dhe vieni, Apollo, sul pegaseo aringo,a gloriar Colei che il mondo adora ;mentre a sì alta impresa io non m’accingo.et io con rozzo Carme il ver astringoche felice è chi l’ ama e chi l’ honora.
Molto probabilmente l’Aurelia qui lodata, e che destava stupore in Firenze, è quell’Aurelia, ignota sin qui, desiderosa nel 1593 ◀di▶ far parte della Compagnia degli Uniti, come rilevasi da questa lettera ◀di▶ un Giusto Giusti al Duca ◀di▶ Mantova colla data del 27 marzo, e riportata dal D’Ancona (II, 511) :
Aurelia comica desidera sommamente ◀di▶ haver luogo et unirsi con la Compagnia ◀di▶ Vittoria (la celebre Piissimi) sperando con la scorta ◀di▶ si gran donna ◀di▶ poter avanzarsi nella professione. Et perchè sà che un minimo cenno ◀di▶ V. A. S. può farla degna ◀di▶ questa gratia, è venuta a pregarmi con la maggior istanza del mondo, ch’ io voglia supplicar V. A. S. del suo favore, nella cui benignità havendo ella prima fondata ogni sua speranza, stima che la intercessione mia, come ◀di▶ servitore tanto obbligato et divoto ◀di▶ V. A. S. possa giovarle non poco. Et io amerei grandemente che il buon desiderio ◀di▶ questa donna fosse ajutato dal mio reverente affetto. Supplico adunque V. A. S. con tutto l’animo, che resti servito ◀di▶ essaudir cosi giusta et virtuosa domanda. Di che, non pur l’istessa Compagnia ◀di▶ Vittoria può ricevere accrescimento, ma particolarmente la nostra città, ove sperano ◀di▶ far lor comedie, sentirà grandissimo gusto, essendo Aurelia da ciascuno generalmente ben vista. Et a V. A. S. riverentemente m’inchino.
P. S. – Giovami ◀di▶ credere che se bene la Compagnia è stabilita, ◀di▶ conseguire questa gratia, et come ◀di▶ cosa già ricevuta le resto con quel magior obligo che possi venire dal mio conoscimento.
La qual lettera concorderebbe col sonetto, che per la calligrafia e per lo stile pare preluda al ’600. L’Aurelia, giovine, poteva infatti, senza esser celebre, dare accrescimento alla Compagnia, e perfezionarsi sotto la Piissimi, che non doveva essere più ◀di▶ fresca età, se venti anni a dietro, al colmo della rinomanza, fu l’ammirazione ◀di▶ Enrico III. È strano bensì che ◀di▶ una attrice, la quale, prima, è da ciascuno generalmente ben vista, poi, riempie ◀di▶ stupor la nobil Flora, non si abbsian notizie ◀di sorta. L’altra Aurelia famosa è la Brigida Bianchi, che, ritiratasi dal teatro nel 1683, e morta nel 1703 a circa novant’anni, non era ancor nata al tempo in cui il Giusti scriveva al Duca per raccomandargli la nostra ignota.