CAPO V.
Tracce di▶ rappresentazioni sceniche in
Ulietea.
Havvi nel mare del Sud alle vicinanze dell’isola degli Otahiti tralle altre un’ isoletta chiamata Ulietea, nella quale si è trovato qualche vestigio ◀di▶ rappresentazione drammatica. Gli abitanti ◀di▶ essa (si riferisce da Cook 39) tra varj balli eseguirono una spezie ◀di▶ farsa drammatica mescolata ◀di▶ declamazione e ◀di▶ danza; benchè noi eravamo pochissimo versati nel loro idioma, e perciò incapaci ◀di▶ comprenderne l’argomento. Il giorno seguente alcuno del nostro equipaggio credette ◀di▶ veder rappresentar da essi una specie ◀di▶ dramma diviso in quattro parti. Non possiamo su tal racconto assicurarci ◀di▶ essersi da que’ popoli conosciuta la poesia rappresentativa. La scarsa cognizione della lingua toglieva all’equipaggio ◀di▶ Cook l’opportunità ◀di▶ distinguere per mezzo delle parole ciò che poteva essere un canto accompagnato dal ballo da ciò che avrebbe potuto chiamarsi spezie ◀di▶ dramma ancorchè informe.
Le danze e le farse che videro nell’isola medesima eseguire M. Banks e il Dottor Solander, sono parimente ◀di▶ equivoco carattere. In una ◀di▶ esse vedevansi due classi ◀di▶ attori distinti dal colore degli abiti; l’una ◀di▶ color bruno figurava un padrone co’ suoi servi, l’altra ◀di▶ bianco una comitiva ◀di▶ ladroni. Lasciava il padrone sotto la custodia de’ servi un paniere pieno ◀di▶ provvisioni: i ladri carolando con posizioni diverse aggiravansi per involarlo: i servi si studiavano ◀di▶ custodirlo e salvarlo da’ loro tentativi. Si addormentavano poi i bruni intorno al paniere, ed i bianchi approfittandosi del tempo caminando sulla punta de’ piedi sollevavano leggermente gli addormentati arghi, e toglievano loro il paniere. Svegliavansi i servi, avvedevansi del furto, si disperavano e terminava l’azione.
Scorgesi certamente in questo giuoco una semplicità regolare ◀di▶ un fatto drammatico; ma esso non passa più innanzi delle danze Messicane e de’ balli delle tribù selvagge. Esso non è che un ballo pantomimico accompagnato ◀di▶ quando in quando dal canto. Chi non vi ravvisa una copia esatta ◀di▶ ciò che per introduzione ai loro pas-de-deux i ballerini Europei hanno a sazietà rappresentato sulle nostre scene? Si vede adunque in queste danze o farse ◀di▶ Ulietea quello spirito imitatore universale che guida l’ uomo a copiare le azioni de’ suoi simili per farsene un trastullo; si notano i primi passi verso una spezie d’imitazione drammatica; si osservano congiunte alla danza le parole ed il canto; ma non si va più oltre. Poesia rappresentativa, favola ◀di▶ giusta grandezze, sviluppo ◀di▶ grandi o mediocri azioni e passioni umane per correzione e diletto, piano ragionato ◀di competente durata, e quanto altro caratterizza l’azione scenica, e la distingue dal ballo, non si trova se non che nelle nazioni già molto innoltrate nella coltura.