Benini Ferruccio, figlio del precedente, nacque a Genova il 1854. Dall’affetto per la famiglia fu costretto a restare nella Compagnia del padre, e a respinger le richieste che gli eran fatte da egregi capocomici. Esordì in parti di▶ bimbo nella Compagnia ◀di▶ Monti e Preda, e ◀di▶ Cesare Dondini. Recitava una sera del ’66 al S. Benedetto ◀di▶ Venezia, oggi Rossini, per la solenne entrata ◀di▶ Vittorio Emanuele, la parte del bimbo nel Medico Condotto ◀di▶ Castelvecchio. Quando ad una interrogazione del Rettore esaminante rispose Roma dev’essere la Capitale d’Italia, il pubblico entusiasta si levò in piedi, agitando i fazzoletti, urlando e applaudendo : e il piccolo Benini tutto compreso dell’effetto artistico ch’egli aveva saputo produrre con quelle parole, giù a profondersi in riverenze senza fine. E si vuole accadesse poi una lite, che minacciava ◀di▶ doventar sanguinosa e che a stento potè comporre il Dondini, fra lui e il piccolo collega Napoleone Masi, pregiato brillante oggi, il quale voleva a ogni costo persuaderlo che quelle dimostrazioni non eran per lui !…
Cominciò il Benini a recitar le parti ◀di▶ brillante nel ’74 al Teatro Balilla ◀di▶ Genova, fuor ◀di▶ Porta Pila, che fu incendiato, e ricostruito poi dal Chiarella in forma ◀di▶ teatro vero e proprio col nome ◀di▶ Vittorio Alfieri. E ho detto in forma ◀di▶ teatro, chè prima era un baraccone, con la loggetta al ◀di▶ fuori pe’suonatori chiamanti il pubblico sotto le spoglie ◀di▶ Pagliaccio, Arlecchino e Donna Cannone. Si pagavan 10 centesimi ; e oltre a’giuochi equestri (?) si mostrava un vitello con cinque gambe. Immaginatevi da quale specie ◀di▶ pubblico era frequentato ! Bene : la Compagnia, se così poteva chiamarsi, del Benini, trasformò ◀di▶ punto in bianco l’ambiente. Andò in scena colla Pia de’ Tolomei, aggregandosi gli attori Rigatti e Mancini. Ferruccio Benini per evitar la vergogna ◀di▶ mostrarsi a viso scoperto, scelse la parte del guerriero incognito. La recita fanatizzò. Animati da ciò, andaron formando una Compagnia non delle peggiori, con proprietà ◀di▶ abbigliamento e ◀di▶ allestimento scenico ; tanto che, mentre essa al suo esordire era composta ◀di▶ quattro attori, finì poi coll’averne ben trenta ; il pubblico scamiciato restava al ◀di▶ fuori a guardar le eleganti signore che scendevan ◀di▶ carrozza per recarsi al teatro ; e l’incasso della stagione, che durò tre mesi, fu ◀di▶ 37,000 lire.

Mortogli il padre, il Benini entrò nella Compagnia dialettale ◀di▶ Giacinto Gallina, il gentile continuator ◀di▶ Goldoni, nella quale si trova tuttavia, cavallo da sella e da tiro, artista generico per eccellenza, ugualmente egregio nelle parti ◀di▶ amoroso e ◀di▶ caratterista, ◀di▶ brillante e ◀di promiscuo, e qual si conviene apprezzato e applaudito da ogni pubblico d’Italia.