Zoppetti Giovan Battista. Fu attore e capocomico di assai pregio, e uno de' primi a rappresentare Francesca da Rimini di Silvio Pellico, da cui▶ s’ebbe moltissime lodi. Artisti rinomatissimi furon da lui scritturati, quali Alamanno Morelli che dirigeva la Compagnia del '57, Luigi Gattinelli, Giulia Ristori, Gaetano Gattinelli, Enrichetta e Antonio Zerri, e altri. Del '60 egli si trovava il maggio e giugno al Teatro Comunale di Modena, e vi diede la prima recita con Clelia o la Plutomanìa del Gattinelli, a totale profitto, dedotte solo le spese di teatro, dei Siciliani.

« L'eroico slancio (diceva il manifesto) di quei Prodi, che versando il loro sangue mirano alla libertà e grandezza della Patria Terra, ben merita essere assecondato da ogni uomo ◀cui batte nel petto cuore Italiano. » E protrattosi di quattro recite il corso stabilito, metà dell’introito, dedotte le spese serali, fu per tutte quattro le sere a profitto de' Siciliani. E il nuovo manifesto diceva : « Ora più che mai ferve la lotta ed il bisogno in quell’ Eroica parte dell’ Italia nostra : nessuna occasione noi sfuggiremo per prestarle il nostro fraterno soccorso ».
Sul valore artistico di lui il Colomberti lasciò scritta questa noterella : « Egli emergeva principalmente nelle parti in dialetto veneto. Dopo il bravissimo artista e poeta Francesco Augusto Bon, fu uno dei migliori che rappresentassero le tre belle commedie del Ludro da quello composte ».
Morì a Forlì del 1878.
Sua moglie, Rosa Bresciani, figlia d’arte, e discendente forse dalla celebre Caterina, recitò sempre con lui, e morì a Mestre nel 1888.