Moro-Lin Marianna. Moglie del precedente, nata in Alba il 30 giugno 1840, mosse i primi passi nell’arte in Compagnia Robotti-Vestri nel '54 come amorosa. Esordì nel Sior Todero brontolon. Fu poi prima attrice col famoso Toselli col quale era a Venezia il '67, dov'ebbe un successo di lagrime nel Ciochì del vilage, quando con▶ affetto profondo esprimeva il dolore della povera derelitta nella festa di tutto il villaggio.
Maritatasi al Moro-Lin, ◀con▶ tanta facilità si diede a recitare in veneziano, e ◀con tal nitidezza di pronunzia, che tutti la credean figlia della Laguna. Nei Ciasscti e spasseti, nel Moroso de la nona, ecc., ecc., e più ancora nei Oci del cuor, la sua ultima creazione, fu artista unica. Il Covi, che le fu compagno e consigliero al suo esordire, assistè anche all’ultima sua recita.

Il 23 dicembre del 1880 fu inaugurata al Goldoni di Venezia una lapide in ricordo di lei colla seguente iscrizione :
a
marianna moro-lin
che del veneto dialettoquantunque non suosentì le graziee sulle scene col cuore e coll’arteinimitabilmente lo espressela società filodrammatica carlo goldoniin segno di affettuoso ricordopose
Ella morì a Verona la notte del 19 giugno '79, quasi improvvisamente.
A. Gentile, che della Moro-Lin è illustratore amoroso, osserva che essa fu in certo modo la protagonista di una commedia del Gallina, anche dopo morta. Nella commedia La mama non mor mai, rappresentata la prima volta a Trieste il 12 febbraio 1880, la vera protagonista, come lo dice il titolo stesso, è la madre morta ; e questa ci vien descritta simile alle altre donne che il Gallina creò per la Moro-Lin : 1875, Rosa — El moroso de la nona ; 1877, Marina — Telèri vechi ; 1878, Marianzola — Mia fia ; 1879, Teresa — I oci del cor.