Tovagliari Pier Camillo. Nato a Parma il 14 gennajo del 1847 da Luigi Tovagliari e Carolina Panighi, se ne allontanò, dopo la morte del padre, in cerca di fortuna. Capitato a Livorno nel 1872, si presentò al capocomico Papadopoli per essere scritturato, senza saper che si fosse arte drammatica. Fatta discreta prova, entrò in Compagnia con▶ quattro lire al giorno, e vi stette, generico, due anni, un de' quali passò al Quirino di Roma, recitando, cantando, ballando. Passò poi (il '76) ◀con▶ Ciotti, poi di nuovo (il '78) ◀con▶ Romagnoli. Cominciò l’ '80 ◀con▶ Drago a recitare il Caratterista, e in quel ruolo assoluto, fu l’ '84 ◀con▶ Calamai, l’ '85 ◀con▶ Vitaliani, l’ '86 ◀con▶ la Pezzana, poi tre anni ◀con▶ Novelli, e due ◀con▶ Brunorini. Nel '94 entrò a far parte della Compagnia comica Talli-Sichel-Tovagliari, che durò due anni, poi passò colla Mariani, ◀con▶ Paladini, ◀con▶ Talli, colla Marchi, e finalmente socio ◀con▶ Claudio Leigheb. È questo, senza dubbio, il più gran momento della sua vita artistica : momento fuggevole, pur troppo, chè, ammalatosi il Leigheb, la Compagnia si sciolse, e Tovagliari formò società ◀con▶ Enrico Reinach e ◀con poca fortuna.
Pier Camillo Tovagliari non era privo di egregie doti artistiche ; prime e non comuni quelle della spontaneità e della verità ; ma coll’andar del tempo un cotal trasandamento lo fece attore scolorito e monotono.