Ugolini Alberto. Dopo di aver recitato tra' filodrammatici di Bologna, sua patria, si scritturò con▶ Gabriele Costantini ; poi ◀con▶ Girolamo Medebach a Venezia per le parti di Dottore. Ma la sua inclinazione e le sue attitudini erano più per quelle dell’Innamorato, in cui riuscì per ogni rispetto egregio. Fu ◀con▶ Pietro Rossi, ◀con▶ Onofrio Paganini, ◀con▶ Vincenzo Bazzigotti ; tornò a Venezia il 1775 ◀con▶ Giuseppe Lapy, e molto vi piacque, specie rappresentando la parte di Tenero nella tragedia di Voltaire : Le leggi di Minosse. Tornò il '76 col Rossi, e restò il '77 col di lui genero Perelli ; passò il '79 ◀con▶ Francesco Paganini, e fu di nuovo l’ '81 ◀con▶ Girolamo Medebach, per le parti di padre. A questo punto cessano le notizie del Bartoli, il quale aggiunge che Alberto Ugolini « ne' suoi primi anni di comico esercizio fu un brillante Innamorato, e si distinse sostenendo tutte le parti principali nelle migliori commedie del Dottor Goldoni, recitando ◀con grido Il Medico olandese, Il Filosofo inglese, Il Cavaliere di spirito, Torquato Tasso, ed altre rappresentazioni. Avanzandosi in età, e lasciando addietro la più fresca gioventù, si mostrò nelle parti sostenute delle tragedie un attore applauditissimo ; e Verona, Bologna, Parma ed altre città furono del di lui merito bramose spettatrici. »
