Foscari Filippo, veneziano. Discendente legittimo dei Dogi, dovè, accasciato sotto il peso della rovina incombente, senza aiuti, senza energia, assistere all’ultimo crollo della grande fortuna : il Palazzo dei Foscari fu venduto al Governo, per soddisfare in parte alle legittime e illegittime esigenze dei creditori nati, cresciuti, moltiplicati con▶ vertiginosa rapidità. Filippo Foscari, dato un ultimo sguardo al Palazzo magnifico, dal quale, lui tuttavia padrone, Vittorio Emanuele assisteva alle Regate, domandò alla scena un qualche sollievo all’angoscia sua ; e l’arte lo accolse pietosa, e Filippo Foscari doventò di punto in bianco un buon mamo, sotto le spoglie di giacometto, la maschera inventata da Luigi Duse, poi un mediocre caratterista. Fu ◀con▶ Antonio e Adelaide Morelli, genitori di Alamanno, poi in società ◀con▶ Minzoni, ◀con▶ Ninfa Priuli, ◀con Prosperi e Gandini. La compagnia si era data più specialmente al repertorio goldoniano, alternato coi vaudevilles, di cui s’era fatta come una specialità ; tanto che, avendo fanatizzato a Milano, lo stesso Verdi ne vedeva talvolta le prove. Uno dei principali ornamenti della compagnia fu la Carletti, moglie di Prosperi, la quale cantava mirabilmente.
(1897)
I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia
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