Bernieri Teresa. Nacque a Correggio il 18 novembre 1827 dai coniugi Andrea Bernieri e Martina Morselli, benestanti. Si diede per due anni agli studi musicali in Mantova colla famosa Lotti, sotto la direzione del maestro Antoldi ; studi, i quali ella dovette abbandonare quando più le arrideva l’avvenire, per la decisa avversione che i parenti avevano al teatro ; ma i quali furono a lei di non poca utilità nell’arte comica, giacchè trovo ne’giornali del tempo, come essendo l’autunno del ’54 serva nella Compagnia diretta da Luigi Robotti, in società con▶ Gaetano Vestri, a vicenda ◀con▶ Carlotta Diligenti, ella cantando al Gerbino di Torino in una commediola di Federigo Robotti figlio della celebre Antonietta, riportasse un compiuto trionfo. Esordì il’ 52 ◀con▶ Achille Dondini col quale stette un solo anno, e passò dalla Compagnia Robotti, il ’59, in quella di Bellotti-Bon. Scritturata poi dalla Sadowski ◀con▶ Cesare Rossi, restò al fianco di lui sino all’ ’89, anno in cui abbandonò le scene.

Teresa Bernieri fu, si può dire, attrice madre e caratterista nata. Dopo un assai breve noviziato di generiche e servette fu in quel ruolo assoluto acclamatissima non ancor trentenne. Sostituita la Fumagalli, quant’altre mai valorosa, non ne fece rimpianger l’assenza, sia ◀con▶ la elettezza dei modi nelle parti aristocratiche, sia ◀con la vivacità della dizione in quelle popolari, sia, e in quelle e in queste, colla giustezza della intonazione e la verità della concezione. La Gerla di Papà Martin, la Celeste, i Mariti, l’Aristocrazia e Commercio, il Brindisi, la Vita Nuova, Moglie e buoi de’ paesi tuoi, e altre moltissime ebbero in lei un’interprete perfetta.