Garzes Arturo Nicola. Fratello minore del precedente, nato a Caltanissetta in Sicilia, il 29 febbraio del 1856, non si staccò mai dalla Compagnia del padre sino al ’78, nel quale anno fu scritturato secondo brillante, insieme alla moglie, con▶ Luigi Bellotti-Bon ◀con▶ cui stette quattro anni. Passò nell’ ’82 ◀con▶ Ciotti, Aliprandi e Fagiuoli, nell’ ’83 ◀con▶ Ciotti e Serafini, nell’ ’84 ◀con▶ Adelaide Tessero, nell’ ’86 ◀con▶ Palamidessi, nell’ ’87, primo attor giovane, ◀con▶ Borelli e Brignone, nell’ ’88 colla famiglia, e nell’ ’89, brillante, ◀con▶ Diligenti. Arturo Garzes, che, se del fratello non ebbe il fine senso d’arte, ebbe una maggiore fecondità e conoscenza di teatro, scrisse in cotesto non breve periodo molti lavori, che ebber tutti, più o meno, lietissimo successo, quali : Maso, Stella, Chi sarà ?, Un’ A dimenticata, Per diritto di pedaggio, Gilda, I Minatori del Belgio, In Gallura. Nel ’91 volle provare le gioie del capocomicato ; gioie fugaci ; chè, nel ’92 entrò a sostituire il fratello Francesco in Compagnia di Francesco Pasta, ◀con▶ cui stette fino al ’97. Il ’98 fece società, per un triennio, ◀con▶ Luigi Raspantini e Irma Grammatica. In questi ultimi tempi scrisse Un biglietto d’andata e ritorno e Cuore.

Arturo Garzes non è forse mai stato, come artista, nè un brillante, nè un primo attor giovane nello stretto senso della parola ; ma nel più largo senso, un eccellente comico, buono di rappresentar l’una parte oggi, l’altra domani, ◀con garbata semplicità. Come autore ha il peccato d’origine : maneggia come vuole i ferri del mestiere, e come e quando vuole sa farsi applaudire.