Bracci Giuseppe. Nato a Roma nel ’48 da modesto impiegato, lasciò a’ quindici anni la scuola (distruggendo i sogni del padre che volea fare di lui un gran dignitario della chiesa), per chiedere asilo al palcoscenico del Valletto, ove faceva gli annunzi e le comparse. Nel ’65 fu accolto come figliuolo nella famiglia di Giuseppe Zacconi, e vi restò sino a tutta la quaresima del ’66, recitando magro, allampanato la parte di Pilade al fianco del vecchio Zacconi, Oreste, grasso e grosso allora come un caratterista. In tutto l’anno, egli avea guadagnato in compagnia lire 1,80 al giorno. Per la lautezza dello stipendio determinò di prendere il volo insieme a un certo Melnati suo compagno d’art….istica miseria. Quel ch’ebbe a patire non è a dirsi : digiuno nelle maggiori solennità, scorpacciate di fave in aperta campagna per campar la vita e una infinità di piccoli accidenti comici e tragici potrebber dare una idea ben chiara più tosto della indigenza che della guitteria dominante in quella compagnia.
Fu Giuseppe Bracci, il restante del ’66, con▶ Ferdinando Arcelli, il ’67 ◀con▶ Raffaello Landini, il ’68 -’69 ◀con▶ Cesare Vitaliani come primo attor giovine, poi, sino a tutto il ’73, ◀con▶ Alessandro Monti, col quale andò a sostituire l’egregio attore Marchetti. Il 10 ottobre del ’73 si unì in matrimonio ◀con▶ la prima attrice giovine della compagnia, Celeste Iucchi, figlia d’arte ; matrimonio non fortunato, chè il 14 dicembre dell ’’87, il Tribunale di Milano segnò l’atto di separazione dei due coniugi. Fu il ’74 nella Compagnia di Michele Bozzo e Angelo Vestri, il ’75 in quella di Michele Ferrante, il ’76 colla Ditta Vernier-Iucchi, il ’77 ◀con▶ Giovanni Emanuel, che il Bracci chiama suo primo vero maestro, il ’78 ◀con▶ Achille Dondini, il ’79 ◀con▶ Ettore Dondini, el ’ ’80 sino a tutto l ’ ’81 ◀con▶ Luigi Monti.
Da questo punto, si può dire, comincia la realizzazione del sogno artistico di Giuseppe Bracci. La quaresima dell’ ’82 andò a sostituire Giovanni Ceresa nella Compagnia di Virginia Marini, passando poi primo attore, a vicenda i primi due anni ◀con▶ Luigi Biagi, e assoluto gli ultimi tre, in Compagnia Nazionale.
Fu dall’ ’88, per un triennio, primo attore ◀con▶ Virginia Marini, poi per un anno ◀con▶ Andrea Maggi ◀con▶ cui si recò nell’America del Sud. Ne tornò alla fine del ’91 per entrar nella Compagnia d’ Italia Vitaliani ◀con la quale stette un triennio, e dalla quale si tolse per far parte sino alla quaresima del ’97 della Compagnia Pasta-Di Lorenzo, in qualità di primo attore a vicenda coll’ egregio suo capocomico.
Fu ed è il Bracci artista di egregie qualità. Forse non si levò mai a grandi altezze, ma, diligente e intelligente, si conservò sempre attore de’ più coscienziosi e accurati. Tra le parti da lui create cito quella dello Chamillac di A. Daudet, nella quale si procacciò l’encomio meritato e del pubblico e della stampa.