Sticotti Fabio, attore della Compagnia del Reggente, condotta in Francia il 1716 da Luigi Riccoboni, nacque il 1676 nel Friuli, dicono, e dalla Sticotti, cantarina di una compagnia▶. Fu, come sua moglie Orsola Astori (V.), scritturato per cantar negl’intermezzi, ma poi cominciò col sostenere in commedia parti di poca importanza. Succedendo a Giuseppe Giaratoni il 1729, fu egregio sotto la maschera di Pierrot, se s’ha a credere alla seguente quartina :
Cher Sticotti, je crois sans peinequand je te vois jouer Pierrot,que si tu fais si bien le sot,tu ne le fais que sur la scène.

Infatti un contemporaneo, il Gueullette, dice che Sticotti era un grand’uomo assai ben fatto, di viso tondo e piatto, e di fisonomia piacevole ; di umore gajo al sommo, e amabilissimo in società. E aggiunge : « egli era di buona famiglia veneziana ; s’innamorò della figlia d’un orologiajo, e la sposò. Venne con lei in Francia, e non aveva mai recitato. Morto Alborghetti, lo sostituì con assai onore il 1733 nella maschera del Pantalone, e fu ricevuto in ◀compagnia con decreto dell’ 11 febbrajo a un quarto di parte, e con-decreto del 4 maggio, a metà. Morì il 5 dicembre 1741, e fu sepolto sotto la Cappella della Madonna di S. Salvatore. »
Il Campardon riferisce una citazione di lui contro S.t Marc, il quale non voleva rendergli un pappagallo, scappatogli di gabbia, che aveva comprato dall’Alborghetti.