(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 265
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 265

Barach Fernandez Maria. Figlia del precedente e di Nicoletta Stipich Nefer di Spalatro, nacque a Zara, ove si trovava il padre suggeritore. Quand’egli lasciò l’arte, chiamò a sè la piccola Maria per metterla in un collegio di Milano : ma, lui morto, le angustie di famiglia le fecer troncare gli studî e la sbalzaron su le scene a soli 13 anni. Esordì a Milano sul finire del ’63 con Cesare Marchi nel teatro della Stadera ; e nonostante un fisico non de’più eleganti, era piccola e grassa, fece subito buona prova, dando speranza di forti e immediati progressi. Infatti un ferreo volere accoppiato a un’attitudine all’arte ben accentata, l’alzò dopo solo due anni al grado di amorosa in compagnia di Carbonin e in quella assai buona di Arcelli, e di prima donna assoluta in quella di un certo Tognotti. Ma se l’arte le arrise dal suo inizio, non le arrise fortuna materialmente : chè, sbalzata di compagnia in compagnia di varia specie e non certo delle migliori, trascinata di paesucolo in paesucolo, ebbe a patire ogni sorta di peripezie, sin chè, nel ’70, scritturatasi come prima donna assoluta con Achille Dondini, cominciò la sua vita nuova, che fu vita dell’arte propriamente detta. Passò dalla Compagnia Dondini in quelle di Cesare Vitaliani, di Lorenzo Calamai, delle sorelle Vestri, di Alessandro Salvini, di Carlo Lollio, di Enrico Dominici e Cavara, coi quali ultimi si recò a Lisbona. Sposatasi nel 1881 a un portoghese, lasciò il teatro per darsi alle gioie della famiglia…. Ma fu momento di transizione : chè, dopo sette anni, le tavole del palcoscenico l’attrassero di nuovo, ed essa piena ancora di entusiasmo, di vigore, di gioventù, di fede, vi si abbandonò ciecamente. Fu col Palamidessi e col Paladini prima, poi col Marinoni in Alessandria di Egitto, prima donna a vicenda con Teresina Mariani. Lasciò nel’ 91 il ruolo di prima donna assoluta per darsi a quello di madre, scritturata con Andrea Maggi prima, poi con Giuseppe Pietriboni, con Ernesto Rossi e con Gustavo Salvini, col quale si trova tuttavia.

È stata Maria Barach artista geniale, piena di slancio, popolarissima. La mancanza di una figura rispondente alle esigenze dell’estetica teatrale, fu in larga scala compensata da una voce potente e melodiosa. A Maria Barach mancò forse quella guida che altre artiste modificò e migliorò, togliendo loro tutte le angolosità che procedono più specialmente da esuberanza di mezzi e da soverchia libertà di azione…. ; ma non le mancarono certo nè applausi di pubblico, nè encomii di giornale.