(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 125
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 125

Miani Rinaldo. Veneziano. Dall’ arsenale della sua patria, dov' era impiegato, passò a recitar le parti di Pantalone, sostituendo con onore, l’autunno del 1780 e il carnovale del 1781, il rinomato Gio. Battista Roti, mancato ai vivi nel precedente settembre. Al San Cassiano di Venezia fece rappresentare, il 26 dicembre del '97, una sua azione spettacolosa, intitolata il Gran Torneo della Grecia, ch' ebbe una replica.

Miani Anna. Nacque a Udine da Pietro Miani ed Anna Sella il 26 aprile del 1817. Giovinetta entrò in un laboratorio di sarta per impararvi il mestiere, ma, educata alle scene, nella filodrammatica della città, dall’ ex-artista drammatico Zuccato, fuggì di casa, dopo la morte del padre (1836), per sottrarsi alla risoluzione della madre che volea far di lei una istitutrice, e si recò a Venezia, ove fu scritturata amorosa, in Compagnia di Corrado Vergnano, dalla quale passò in quella di Giovannina Rosa, a farvi le parti di seconda donna che meglio si attagliavano alla sua bella e slanciata figura. Fu poi, nello stesso ruolo, con Carolina Internari, poi, prima attrice assoluta, col Meneghino Moncalvo, col quale recitò, dopo la Carolina Santoni che l’aveva creata, la parte della protagonista nella Maria Giovanna. Abbandonò dopo qualche anno il ruolo di prima attrice per darsi a quello di madre e caratteristica ; e tale fu scritturata da Giorgio Duse, da Gaspare Pieri, da Tommaso Salvini, ammiratissima, in ogni tempo, e nelle parti comiche, fra cui la goldoniana Cate, e nelle tragiche, fra cui l’ alfieriana Clitennestra. Fu poi con la società Ciotti, Marchi, Lavaggi ; e con Achille Dondini ; poi, seconda madre e caratteristica, con Alamanno Morelli e con Bellotti-Bon, in Compagnia n.° 2, nella quale recitò la prima volta a fianco del figlio Belli-Blanes (V.). Questi, nel 1878, formata società con Ciotti e Bozzo, la tolse dalle scene, e nel 1883 la fermò a Castel San Pietro, ove tranquillamente visse fino al 18 dicembre del 1888, giorno della sua morte.