Bernaroli-Lancetti-Modena Luigia, figlia di Giuseppe Bernaroli e di Angela Vignoli, nacque nel 1772 in Corsica. Sin da bambina mostrò forti attitudini all’arte, e a soli diciott’anni diventò la prima donna assoluta della Compagnia di suo padre, nel qual ruolo ebbe applausi e onori e guadagni, specialmente in Marsiglia, d’onde poi dovè rimpatriare allo scoppio della prima rivoluzione.
Fu sposa di Luigi Lancetti, veneziano, che recitava al suo fianco le parti dell’amoroso, e tornata in Italia si scritturò con lui nella Compagnia del Truffaldino Perelli. Apparsa la prima volta al S. Luca di Venezia, vi fanatizzò a segno da esser proclamata insuperabile. Nè ad un genere solo si attenne ; chè tanto era valente nelle parti comiche, quanto nelle drammatiche ; e le commedie del Goldoni, e le tragedie del Ringhieri ebbero in lei una interprete valorosa. Da Venezia passò a Napoli scritturata dall’impresa de’Fiorentini, poi da quella del Fondo ; e il successo ivi ottenuto non le fece rimpianger quello di Venezia. Nel 1799, vedova da un anno▶ con un figliuolo, dovè fuggirsene, ricacciata da’ moti rivoluzionari. Cominciò il 1800, applauditissima, nel Teatro Nuovo di Firenze, e lo finì in Compagnia di Lorenzo Pani. Sposò l’◀anno dopo in seconde nozze l’artista Giacomo Modena, che trovossi con lei a Napoli, e che come lei n’era fuggito. Si unirono in società il 1803 con Angiolo Venier e si recarono a Venezia prima al San Giovan Grisostomo, poi al San Benedetto, dove Luigia rinnovò i trionfi della prima volta. Staccatisi poi dalla Società, e condotta la compagnia per proprio conto, ritornarono, il 1807, a Napoli, ove rimasero cinque anni. Furono al Valle di Roma nel 1812 e in altre città principali, e nel 1813 Luigia, a soli quarant’anni, diede il suo addio al teatro.