Libanti Giovanni, nato a Verona da onesti parenti nel 1756, entrò, compiuti gli studi di latino, nella Cavalleria de'Cappeletti al▶ servizio della Repubblica Veneta. Lasciata poi la milizia per l’arte della scena, si scritturò quale amoroso dando subito prova di certa riuscita, mercè le sue doti fisiche e intellettuali che mostrava con ugual successo e nel premeditato e nell’improvviso. Fu acclamatissimo nella Compagnia di Domenico Narini, poi ◀al▶ S. Luca di Venezia in quella di Luigi Perelli, nella quale si sposò colla giovane attrice Chiara Mattordese. Passò da quella del Perelli nelle Compagnie di Marta Coleoni e di Maddalena Battaglia, colla quale, ◀al S. Gio. Grisostomo di Venezia, il carnevale del 1800, creò la parte di protagonista nell’ Abate della Spada, traduzione dell’Andolfati, che replicò fra le universali acclamazioni per undici sere. Fu due anni a Napoli con Giacomo Modena, poi con Antonio Goldoni col quale creò il protagonista nel dramma l’Incognito, che replicò diciotto sere a Torino e venti a Venezia, il carnevale del 1806, traendo il pubblico all’entusiasmo. Ma fu l’ultimo carnevale per lui, chè una fiera improvvisa malattia gli troncò la vita a cinquant’anni.
(1897)
I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia
« I comici italiani — article »