Cattoli Francesco. Figlio del precedente, fu degno successore di lui nella maschera di Tracagnino che sostenne lungo tempo al▶ S. Luca di Venezia, ◀al▶ servizio di S. E. Vendramin. Nel diario di G. Zanetti, pubblicato da F. Stefani nell’Archivio Veneto del 1885 (Tomo XXIX, 98) alla data delli 8 di ottobre del 1742, è detto che i comici del S. Luca eran ottimi rappresentatori di commedie ; e specialmente l’Arlecchino, ch’era un uomo piccolo cognominato Catoli da Parma, si distingueva sopra gli altri. Dopo di aver fatto monaca una figlia e addottorato un figlio, si ritirò, dopo il carnevale del 1763, dalle scene, pensando di vivere gli ultimi suoi anni agiatamente e in pace col danaro lasciatogli dal padre, e con quello da lui guadagnato. Ma recatosi a Vicenza per sostituirvi il famoso Arlecchino Antonio Rubini, morto in quei giorni, fu còlto anch’esso dal male che lo condusse in capo a pochi dì ◀al sepolcro. Francesco Cattoli lasciò di sè stesso – ripeto le parole del Bartoli – la fama d’eccellente comico, e d’onesto insieme ed onorato galantuomo.
(1897)
I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia
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