Zocca Eugenia, piacentina. Si sposò giovinetta a un suggeritore Zocca, del quale restò vedova nei primi anni di matrimonio. Recitò mediocremente nelle parti di dramma e di tragedia, ma venuta in età matura, si diede al▶ ruolo di Caratteristica, nel quale riuscì attrice pregiatissima, acquistandosi sino ◀al▶ primo ventennio del secolo xix una bella rinomanza. Fu parte eletta delle Compagnie Paganini, Pelandi, Goldoni e Perotti, col quale la vediamo ◀al▶ Teatro Canobiana di Milano il carnovale 1819-20 col medesimo ruolo, e l’aprile seguente ◀al▶ Carignano di Torino.
Altre due sorelle si diedero all’arte comica, una delle quali, andata sposa ◀al▶ Marchese Castiglione di Mantova, si ritirò dalle scene, e l’altra, mediocrissima attrice, fu moglie dell’artista e capocomico Francesco Menichelli.
Zocchi Anna Maria, fiorentina. Recitò molti anni applauditissima nelle parti tragiche e nelle comiche, in Compagnia di Giovanni Roffi (V.) ◀al Cocomero di Firenze. « Una tenera espressione – dice Fr. Bartoli – un gestire bene adatto ed una intera e puntuale esattezza nel suo dovere la resero gradita, e le meritarono il nome di rinomata attrice. Oggi si è alienata dal teatro, e vive felicemente in Firenze in età ancor fresca, e non sprovvista di meriti e di virtù. » Ella dunque restò in patria, quando il Roffi (1780) cominciò a uscir di Firenze.
La Zocchi che è seconda nell’elenco, dopo l’Anna Roffi, pare facesse l’amorosa.