CAPO III.
Teatro Olandese: Danese: Suedese:
Polacco.
Benchè gli Olandesi nelle antichissime loro assemblee di verseggiatori anche estemporanei, tra’ quali vuolsi che siasi distinto nel passato secolo il poeta Poot, hanno recitate ancora favole sceniche, nondimeno lenti colà saranno sempre i progressi di un’ arte che non si pregia, e che sdegnano di coltivare i buoni talenti. Dopo del loro Vondel, e del Van-del-Does appena si lodano come le migliori favole del paese due tragedie di Rotgans, ed un’ altra della sig. Van-Winter nata Van-Merken autrice vivente del bene applaudito poema in sedici canti intitolato il Germanico.
Tardi ma più felicemente la Danimarca ha cominciato a coltivar la drammatica per le cure del re Federico V benemerito della letteratura e del teatro. Non solo egli invitò ne’ suoi dominj Schlegel e Klopstock ed altri chiari letterati, ma fondò un’ accademia per fomentar la poesia scenica tedesca, facendovi esaminare i drammi presentati e coronando i buoni approvati. Il teatro di Copenaghen, sussistendo tale accademia, diverrà di giorno in giorno più degno della pubblica considerazione. A’ nostri dì si è segnalato tra’ Danesi il barone Holberg con varie commedie che non mancano di merito. Giovanni Ewald morto da non molto ha composto la Morte di Balder ed altre favole che gli fecero onore fra’ suoi. Ma singolarmente dee la Danimarca pregiarsi della sig. Passow nata in Copenaghen e morta nel 1757, la quale era stata celebre attrice del teatro nazionale e poi nel 1753 divenne moglie di un tenente del re che nel 1731 era stato capitano della compagnia dell’Indie. Oltre della traduzione ch’ella fece del Filosofo Inglese e del Don Quixote, e di varie sue poesie, ella compose pel teatro in più di un genere. I Difetti dell’amore pastorale in versi di un atto riscosse applausi da’ suoi e dagli stranieri per un piano ben condotto e ben colorito72. Il suo Amor non previsto, o Cupido filosofo, altra favola in versi pur di un atto fu parimente bene accolta. La Marianna, ovvero la Scelta libera in prosa e in cinque atti si rappresentò dopo la di lei morte con particolari applausi. Quest’ingegnosa poetessa, che può dirsi l’Isabella Andreini de’ Danesi, contribuì anche all’intrapresa e all’esecuzione della prima opera musicale Danese rappresentata a spese di alcuni particolari nel 1757 in Copenaghen colla mira di dimostrare che la lingua patria ben si adatta alla musica.
Incoraggita da’ proprj sovrani la Suezia con più ardore si è nella nostra età dedicata alla poesia scenica, ed ha eretto in Stokolm da non molti anni un teatro non inferiore agli altri dell’Alemagna. La regina Cristina si valse della penna del Messenio per far comporre favole suedesi comiche e tragiche per rappresentarsi da’ cavalieri e dalle dame di corte; ma furono primi tentativi superati in certo modo da Olao Dahlin nato nel 1708, che altre indi ne scrisse meno imperfette. La nazione allora gli diede il nome di padre della poesia suedese per la tragedia di Brunhilde soggetto ricavato dall’antica storia del settentrione73. Il presente re per animar la nazione congedò la compagnia francese, e compose egli stesso la Generosità di Gustavo Adolfo recitata dalle dame e da’ cavalieri di corte sul teatro di Utrichsdahl74. Adlerbeth suo segretario ha secondato con buon successo le reali vedute scrivendo un’ Ifigenia in Aulide tragedia con cori ricavata dagli antichi, e Cora ed Alonso componimento posto in musica dal Nauman, ed altre favole musicali imitate dalle francesi, cioè Procri e Cefalo, Anfione, Nettuno ed Anfitrite. Il conte Gillemborg ha composto il Petimetre commedia, Birger Jarl dramma eroico, e una tragedia intitolata Sune Jarl. Alcune traduzioni di opere musicali francesi ed italiane hanno fatte il Lalin, il Rotmar, il Wellander. Il Flintberg autore di un componimento intitolato il Sole risplende per tutto tradusse l’Orfano della China del Voltaire▶; Manderstroom, oltre a un’ opera francese intitolata Silvia, ha tradotto in Isvedese l’Ifigenia del Racine e i Due Avari del Falbaire; Ristel la Merope del ◀Voltaire; Folberg la Zaira; Murberg l’Atalia; e finalmente la poetessa Holmstedt ha tradotto il Mercante di Smirne, e la sig. Malmstedt Zemira e Azor, ed il Lucilio del Marmontel.
In Polonia, oltre alle rappresentazioni musicali italiane eroiche e buffe, si è cominciato da alcuno a migliorare i drammi nazionali. Nel Giornale Enciclopedico di Buglione si reca un estratto dell’Avaro magnifico commedia di un magnate, lodandosene la verità de’ caratteri, il dialogo e lo stile. La Spesa per vanità nel bisogno, ed il Giovane castigato sono due commedie Polacche lodate ne’ giornali. In Varsovia il principe Martino Ludomirski ha fondato un conservatorio per formare una scuola di attori Polacchi.