Belloni Colomberti Isabella. Figlia dei precedenti, esordì per le parti ingenue, il 1814, nella Compagnia di Elisabetta Marchionni, della quale eran parte il padre e la madre. Nel▶ 1819 sosteneva in Compagnia Modena-Bellotti le parti di servetta con molto brio, applauditissima sempre dal pubblico, il quale vedeva in lei una forte promessa per l’arte. Il Giornaletto ragionato teatrale di Venezia (N. VII) scrisse dell’Isabella : « Corre voce che a quest’astro nascente i maggiori non permettano un libero movimento, temendo eglino di restarne ecclissati. Se così fosse, non ci rimarrebbe che ad augurare alla signorina Belloni un cielo più aperto, affinchè di quella luce, ch’è sua, potesse ella pienamente risplendere. »
Fu prima attrice giovine applauditissima nella Compagnia di Carlotta Marchionni, e prima donna in quella che il padre formò in società col Meraviglia. Con gli insegnamenti del padre, del Domeniconi, della Marchionni, con la fermezza della volontà, e la squisitezza dell’ingegno potè in breve tempo competere colle migliori attrici dell’età sua, mostrando quanto valesse ne’ caratteri più disparati, come Ottavia, Mirra, Antigone, Pamela, Zelinda, Eugenia degl’ Innamorati, Chiara di Rosemberg, e altri più. ◀Nel ’27, scritturata col padre direttore, dal capocomico Tommaso Zocchi, si unì in moglie ad Antonio Colomberti il primo attor giovine della Compagnia, col quale passò poi, il ’28 e ’29, in Compagnia di Romualdo Mascherpa. Si vuole che rappresentato più volte l’Antonio Foscarini, l’Autore dicesse in pubblica prova : credevo di avere scritto la Teresa per la Pelzet ; errai. L’ho scritta invece per la Colomberti. Fu poi la prima donna e prima donna giovine della Compagnia formata da Carolina Internari in società con Francesco Paladini per recarsi a Parigi. Recatasi colla stessa Compagnia a Livorno, e colà sgravatasi d’un bambino, fu colta da febbre d’infezione della quale morì, non ancor tocco il trentesimo anno dell’ età sua.