(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 28-29
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 28-29

Locatelli Domenico, detto Trivellino in teatro, recitava mirabilmente le parti di spiritoso intrigante, in costume di arlecchino senza la maschera. Dovè recarsi a Parigi verso il 1644, perchè il 9 gennaio dell’anno seguente fe'battezzare nella chiesa di Saint Germain-l’Auxerrois, un figlio per nome Carlo Francesco, ch'egli ebbe dalla moglie Luisa Gabrielli (comica anch'essa, sotto nome di Lucilla, che recitò molto applaudita nella Finta pazza di Giulio Strozzi), tenutogli a battesimo da Francesco di Bassompierre, maresciallo di Francia, e da Anna Dufay per conto dell’alta e potente principessa Carlotta-Mar- gherita di Montmorency, principessa di Condè. Non c’è male ! Domenico Locatelli era amato e stimato alla Corte, e il padre di Gueullette che lo sentì recitare, affermava essere stato valentissimo artista. Del '48 compose in francese l’argomento della commedia italiana, Rosaura Imperatrice di Costantinopoli, recitata poi al Petit Bourbon soltanto nel '58. Ma del '51 e '52 lo vediamo in Italia, come appare dalla supplica del 10 agosto 1651 da Verona, di cui s’è parlato al nome di Fiala Giuseppe Antonio ; e da queste lettere che riferisco inedite dall’Archivio di Modena, in cui troviamo anche notizia della moglie Gabbrielli :

Ser.mo Sig.re mio S.re e Prone. sempre Coll.mo

Hieri mandai un piego per un Padre zoccolante a V. A. Ser.ma con le lettere dell’ordinario di venetia e di milano sono anciosissimo di sapere se V. A. S. le habbi hauute per mia quiete.

Triuellino hieri sotto la parola del S.r Co. Baiardi fu attacchato alla corda in Piazza, e poi fu rilasciato per il manchamento comesso l’altra sera, e recitò hiersera. Ottauio è ritirato nel Carmine e non se lasciato trouare, che ha timore di peggio, ma S. A. S. è addirato contro di lui, e piu d’ogn’altro un Nobile venetiano, che si trouaua in modena che haueua seguito lucilla moglie di Triuellino nella quale è fieramente inamorato, parti la mattina subito da modena questo Nobile cum mali pensieri uerso Ottauio, Che è quanto e sucesso sin’hora e ui sia di nouo, e faccio hum.ª et oseq.ma riuerenza a V. A. Ser.ma Modena li 3 febraio 1652.

Di V. A. Ser.ma Huni.º e dev.mo Ser.e oseq.mo sempre
Alessandro Superchi.
Ser.mo Sig.re mio Sig.re e Pron. sempre Coll.mo

Questa passata notte alle X hore mi sono comparse le lettere di V. A. S. e in conformità de suoi da me ambiti comandi ho recapitato subito la sua al S. Sassi ; quella della S. marchese Constanzo questa mattina.

Hiersera i comici nell’ultimo atto della comedia uenerono un pocho alle mani, cioè Triuelino e Ottauio dentro pero, e dicono che fosse Triuellino che dasse un pugno ad ottauio. che subito cio seguito Triuellino uenne fuori senza maschera e domandò perdonanza allo Ser.mo S. P.e che si trouaua alla comedia, sin hora non si è ueduto alcuna dimostratione di castigho, e si spera anchora che S. A. li perdoni.

Inuio a V. A. S. le annesse littere uenute di venetia e portate dall’ordinario di milano, Che sarà il fine col fargli hum.ª et osseq.ma riuerenza. Modena li 2 febraio 1652.

Di V. A. S. Hum.º e deu.mo Ser. uero e oseq.mo
Alessandro Superchi.

Tornò poi nel '53 a Parigi (vedi il brano di lettera del 16 agosto nella Muse historique di Loret, riferita al nome di Adami Beatrice), sposò il 9 giugno del '65 in seconde nozze e alla presenza di Cristoforo Contugi detto l’Orvietano, di Giuseppe Giaratoni, Pierot, e di altri, Maria di Creil vedova di Francesco de Houpy. Sotto questa data abbiamo un ordine di pagamento dal tesoro reale a Domenico Locatelli di lire 1200 per la sua pensione dell’anno stesso. Morì a cinquantotto anni il 26 aprile del '71 e fu sepolto il dì dopo nella chiesa del convento dei Grands-Augustins. Era nato dunque il '13, e andò in Francia la prima volta a trentadue anni. Robinet, continuatore della Muse historique di Loret, così annunzia la morte di Locatelli nella sua lettera del 2 maggio 71 :

La Parque souvent très-cruelle,
(o justes cieux ! quelle nouvelle !)
par un tour traître & fort vilain,
nous vient d’enlever Trivelin,
qui dedans la troupe italique,
etoit un si charmant comique :
elle a fait ce tour, par dépit
comme je crois, de maint repit
qu’il falloit que la maricaude,
qui ne veut pas que l’on la fraude,
accordât, sans nul doute, à ceux
qui voyoient ce facétieux,
lequel leur inspirant la joye,
lui ravissoit ainsi sa proye.
O vous, qu’il a fait vivre ainsi,
daignez donc en lisant ceci,
faire pour lui quelque prière,
c’est le moins que vous puissiez faire.

Pel ritratto e costume di Locatelli, V. Cantù Carlo.