(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 218-219
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 218-219

Parisi Luigi. Comico rinomato dei tempi di Francesco Bartoli (1781), che sosteneva il ridicolo personaggio di Don Fastidio De Fastidiis con grande successo, specialmente nelle Avventure di Donna Irene o La sepolta viva, di Francesco Cerlone. Recitava anche in parti serie, ma con poco buon successo, essendo egli troppo noto come buffone. Lo dice il Bartoli uomo onorato, e ottimo marito.

Parisi Alessandra. Moglie del precedente, nota in arte col diminutivo di Sandrina, nacque a Torino da parenti napoletani, e fu accolta giovanissima, insieme al marito, in Compagnia di Pietro Ferrari. « Ella è — scrive Fr. Bartoli — d’una figura assai gentile, di sembianze geniali, e gli occhi suoi sono due vivi specchi in cui sulla scena conosconsi chiaramente gli affetti interni dell’animo, spiegando con essi valorosamente a meraviglia e il duolo e il gaudio e l’amore e lo sdegno. Ella è molto vivace, ed è inclinata a que' caratteri dimostranti tenerezza ed umiliazione, o abbattimento di forze con rammarico, ed afflittivi, appassionati contrasti. » E più oltre : « Merita questa attrice le più sincere lodi pel suo valor teatrale, e più per i di lei irreprensibili costumi, spiegando a sua gloria il candido vessillo d’una incorrotta onestà. » La brutta commedia del Cerlone, Le avventure di Donna Irene, sollevava, rappresentata da lei, all’entusiasmo. Nel carnovale del 1781 recitando a Bologna in Compagnia Menichelli, ebbe la destra gravemente ferita nell’atto di dividere i duellanti, e ne restò imperfetta nell’articolazione. Il triste caso fu celebrato dal Bartoli col seguente

SONETTO

Deh, se a turbar di bella donna il core
impugnaste l’acciaro arditi amanti,
e perchè fia che uno di voi si vanti
di ferirla, e recarle aspro dolore ?
Bell’ impresa ell’è questa, e bel valore
egli è oltraggiar chi sol si strugge in pianti ?
Scorni saran per voi, non saran vanti,
e puniravvi il tribunal d’Amore.
Donna di sì gentili illustri pregi
da voi s’oltraggia, e dite poi d’amarla,
se a una man le imprimete e doglie e sfregi ?
Itene ; in biasmo vostro il Mondo parla ;
ma di lei, e de'suoi costumi egregi
lode risuona, e ognun brama onorarla.

Parrini Luigi. Pisano, fu attore assai reputato nei primi del secolo, per le parti della tragedia alfieriana, tra cui va particolarmente citata quella del Filippo, nella quale fu ottimo. Passò in seguito al ruolo di caratterista, e si fece sempre notare per una singolare nobiltà, anche ne'personaggi più ridicoli. Ebbe il '25 compagnia in società con Filippo Zinelli, padre nobile, la di cui moglie Sofia Eloisa n’ era la prima attrice, e certo Pietro Simoni il primo attore. Ad avere un’idea del repertorio della compagnia, a codest’ epoca, basti sapere che il caratterista fece a S. Sepolcro la sera del 12 agosto la sua Benefiziata col Viaggio dei Pianeti, ossia Giove e Mercurio in Tianèa, azione allegorica spettacolosa, con promessa in un manifesto reboante, di mutamenti di scena a vista prodigiosi, di macchinismi non più veduti, ecc. Ma lo spettacolo, che fruttò ventiquattro colonnati, fu giudicato dal cronistorico anonimo di quella stagione, infame.

Il Parrini morì nel '32.