Buonamici Giuseppe. Attore fiorentino. Lo troviamo, il 1856, alunno della Scuola di Declamazione di Firenze diretta da Filippo Berti, già preconizzato ottimo attore, specialmente nelle parti d’effetto. Entrò come primo amoroso assoluto in Compagnia Domeniconi col quale stette alcuni anni. Fu il 1880 con Antonio Colomberti, che in una sua nota inedita dice di lui :
…. avemmo campo di apprezzarne le doti artistiche nel dramma di Gualtieri, Silvio Pellico, nell’Antigone di Alfieri, nella Signora dalle Camelie di Dumas, in varie commedie di Gherardi Del Testa, ecc. Bella figura, volto espressivo, pronunzia perfetta toscana e non comune intelligenza, erano i suoi pregi. Fu per tre anni primo attore nella primaria Compagnia di Cesare Dondini, ed anche in quella seppe distinguersi, e farsi applaudire. In seguito, per aver preso in affitto il Teatro Goldoni, si ritirò dall’arte.

Morì nel ’69 a San Pier d’Arena dopo breve malattia, a soli cinquantacinque anni.
All’Arena del sole di Bologna, l’estate del ’61, fu pubblicato in onore di lui il seguente sonetto :
Salve, o gentile, o nuovo onor dell’arteche il guerrier greco ristorar solea,quando il furor del sanguinoso Martela bella Pace il corso rattenea.E che di Plauto nelle argute carte,e negli atti di Roscio indi splendea,poi surse allor che furon rotte e spartele tenebre in che Italia s’avvolgea.Te dalla curva arena il Popol foltoapplaude, e oblia de le sue cure il pondo,tanto gioir sta ne’ tuoi detti accoltochè a Te dell’arti il genio almo, fecondodiè un leggiadro sentir pari al tuo volto,le grazie, il riso e il favellar facondo.