Rosaspina Carlo. Figlio di Cesare, che fu buon patriotto, mediocre attore e nipote del celebre incisore omonimo, nacque a Vercelli il 1854.
Recitava col padre nella Compagnia▶ del Meneghino De Velo, a Pisa, quando, sentito dall’artista Gaspare Lavaggi, fu da lui scritturato primo attor giovine. Dopo un triennio passò nella ◀Compagnia di Adelaide Tessero, in cui stette cinque anni, poi in quelle di Anna Pedretti e di Alamanno Morelli. Salì al grado di primo attore assoluto in Compagnia Favi, intitolata al nome di Bellotti-Bon, e tale si mantenne fino a oggi or con Cesare Rossi, or con la Duse, or con Luigi Rasi. Fu anche, un anno, capocomico, ma con poca fortuna. Carlo Rosaspina è artista di singolare intuizione ; e, quando voglia, sa dar vita a caratteri vari con giustezza di colorito, e con misura. Fu lungo tempo, ed è tuttavia, buon compagno di Eleonora Duse, a fianco della quale si fa specialmente apprezzare dai vari pubblici nostri e forastieri, sì nell’Armando della Signora dalle Camelie, sì nel Claudio della Moglie di Claudio, e nell’Obrey della Seconda Signora Tanqueray, e in altro. Nel '99, in Compagnia Rasi, creò fra tante al Filodrammatico di Milano, la parte di Henschel nel Vetturale Henschel di Gherardo Hauptmann, ottenendovi uno schietto e clamoroso trionfo per la grande vigoria, non discompagnata dalla più grande semplicità.

Al punto in cui scrivo, egli è additato come uno de' più forti sostenitori, se non il più forte dopo la Duse, della nuova tragedia d’annunziana Francesca da Rimini, nella quale incarna con molta efficacia e molta sobrietà il carattere di Gianciotto.