Businelli Gaetano, nato nel 1772 a Verona, esordì come primo amoroso nella Compagnia▶ di Marta Colleoni.
Fu ne’primi tempi dell’arte sua di pessima condotta. Soleva passar le notti nelle case del vizio e nelle bettole da cui usciva quasi sempre ubbriaco. Scacciato dalla capocomica in pubblica prova, tanto se ne accorò, che, riaccettato dopo supplicazioni d’ogni specie, non solamente mutò radicalmente i costumi, ma tanto si diè allo studio, che in brevissimo tempo divenne uno de’ più forti artisti de’ suoi giorni. In alcune parti, come in quella di Flodder nella Teresa e Claudio e del Re nell’Ines di Castro, ambedue del Greppi ; in quelle di Bonfil nelle varie Pamele del Goldoni e in altre moltissime non ebbe rivali. Passò poi in Compagnia Pellandi, e lo troviamo l’anno comico 1795-96 al S. Angelo di Venezia, ove crea la parte di D. Solitario nelle Lacrime d’una vedova del Federici. Sposò una certa Teodora Donati attrice poco nota di quella ◀Compagnia, e morì il 1812 circa.