(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 305-306
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 305-306

Ponti Diana, « Comica desiosa – dice il Quadrio – detta in commedia Lavinia, fiorì con Agata Calderoni, della quale fu molto amica. Fu donna assai valorosa, ed ha rime avanti il Postumio, commedia di I. S. » Ma che c’entra la Ponti con la Calderoni ? La Lavinia della Calderoni non era l’Antonia Isola (V.) ? E il Sand riferisce dal Quadrio, e continua l’errore, afforzandolo. I Desiosi (V. Fargnoccola) erano il 1581 a Pisa, l’ '88 a Roma ove fu lor concesso di far comedie di giorno, però senza donne ; e il D'Ancona giustamente si domanda se quel senza donne voglia dire senza che le attrici recitassero, o senza presenza di donne ; e con ragioni che mi pajon irrefragabili trova più accettabile la prima spiegazione. Erano il novembre del '93 a Mantova, e il carnevale molto probabilmente a Ferrara, insieme a'Gelosi, come si ha da una lettera di Alessandro Botto al segretario ducale Laderchi, pubblicata dal Solerti (op. cit.). L'aprile del '95 domandaron di recitare a Milano (V. Pagani T. di Mil.) con modestia et honestà et con esempj boni : ed erano il dicembre dello stesso anno a Cremona, come si rileva da una lettera dell’arlecchino Tristano Martinelli a un famigliare del Duca (D'Ancona, op. cit.). Li vediamo il '96 a Mantova e a Bologna, secondo una lettera del Duca alla Duchessa di Ferrara, e una degli stessi Desiosi a Ottavio Cavriani tesoriere del Duca, pubblicate pur dal D'Ancona. Ma talvolta nei documenti che ci dànno indicazioni dell’itinerario, abbiam soltanto I Desiosi, tal’altra soltanto la Diana. Nel primo caso, fu sempre con essi la Diana ? Nel secondo caso furon sempre con essa i Desiosi ? L' '82 noi troviamo che i Confidenti, a Bologna, non aspettavan che la Diana e Gratiano per recarsi a recitare a Mantova per le nozze della figliuola di Guglielmo, Anna Caterina, con Ferdinando d’Austria. E come mai si trovava la Ponti a Firenze ? Forse essa aveva abbandonato un anno i Desiosi ed era entrata coi Confidenti, e si trovava a Firenze in riposo ? O forse Desiosi e Confidenti avean comuni gl’interessi, e la Stella passava da una compagnia all’altra ? O forse, e questo è il più probabile, ella, sciolta da ogni vincolo, si andava scritturando a brevi scadenze or con questo or con quello ? Secondo un documento del Belgrano, ad esempio (Caffaro, 29 dicembre 1882), noi la vediamo a Genova nell’estate dell’ 86 con Cesare de' Nobili, fiorentino e altri comici : e probabilmente (V. Baschet, op. cit.) ell’era il 1601 a Parigi con Martinelli, Cecchini e Flaminio Scala.

Quando nascesse e quando morisse la Ponti non mi fu dato rintracciare. Forse continuò a recitare in età avanzata, e forse in compagnie non più di gran fama. Se dell’ '82 ell’era già la celebre Diana, del 1605, epoca in cui la troviamo al servizio del Principe della Mirandola, come dalle seguenti lettere, ella doveva correr verso la cinquantina : e assai probabilmente, avendo perduto il fascino della giovinezza, e il vigore dell’artista, non trovò più chi la volesse nel ruolo assoluto di prima donna, e fu costretta a farsi ella stessa conduttrice di compagnie. Ma ecco le due lettere :

Seren.mo S.r mio et padrone oss.mo

Hauendo la Diana Comica unita in Ferrara ad’istanza mia una buona, et numerosa compagnia, con obligo di uenir à seruirmi ad’ogni mia richiesta, desiderarei, che potesse per qualche tempo trattenersi in Modena ad’essercitar l’arte sua, assicurandomi, che sia per dar molto gusto, et ricorro alla benignità dell’Altezza Serenissima supplicandola à degnarsi di concedergliele in gratia mia, ch'io le ne restarò singolarissimamente obligato, et facendole humilissima riuerenza, le auguro da Dio ogni felicità. Della Mirandola adi 26 di marzo 1605.

Di V. A. Ser.ma
Genero, et Deu.mo et oblig.mo ser.re
Il Principe della Mirandola.

(al duca di Modena).

Seren.mo Signor mio et padrone oss.mo

Partendo di qui la compagnia di Diana di cui hò scritto ultimamente à Vostra Altezza Ser.ma, per andar aspettando in diuersi luoghi il tempo del Carneuale, al quale dourà tornar poi alla Mirandola, et hauendo risoluto di passar principalmente per Modena, per ueder se fia di gusto à Vostra Altezza, che per tre o quattro giorni ui si trattenga recitando, hò uoluto accompagnarla di questa mia, per assicurar l’Altezza Vostra Ser.ma che d’ogni fauore, ch'in gratia mia ella degnarà di far à detta Compagnia, io restarò lei singolarissimamente obligato ; Et ricordandole la continnuata mia deuotione uerso di lei, et il desiderio in ch'io uiuo tuttauia d’hauer in che mostrarlene segni co 'l seruirla, le faccio riuerenza homilissima. Della Mirandola a di viij di Maggio 1605.

Di V. A. Ser.ma
Genero, et Deu.mo et oblig.mo ser.º
Il P. della Mirandola.

(al Duca di Modena).

La Ponti fu anche scrittrice di versi, e si ha di lei un sonetto che precede il Postumio, Comedia del Signor I. S., posta in luce da Flaminio Scala, Comico acceso (Lione, Giacomo Roussin, MDCI), che non mi fu dato ancor di trovare.